Medioetruria, l’urlo di Giordini "Alta velocità cruciale per l’oro La stazione? Si faccia a Rigutino"

La Consulta si schiera: "Qui ci sono scambi quotidiani con clienti in arrivo da ogni parte del mondo. La politica ora si affidi ai tecnici: siamo la provincia con l’export più alto, la nostra voce deve valere".

Medioetruria, l’urlo di Giordini  "Alta velocità cruciale per l’oro  La stazione? Si faccia a Rigutino"

Medioetruria, l’urlo di Giordini "Alta velocità cruciale per l’oro La stazione? Si faccia a Rigutino"

di Federico D’Ascoli

Questa stazione s’ha da fare. E s’ha da fare a Rigutino. Giordana Giordini è l’imprenditrice dell’oro che guida la Consulta. Rappresenta oltre mille imprese e 9 mila lavoratori e perde per un attimo il suo sorriso per dire la sua su Medioetruria. Senza troppi giri di parole.

Il prezioso comparto dell’economia cittadina fattura circa 4 miliardi all’anno. Di questi l’80%, oltre 3,2 miliardi, sono di export. Numeri e volumi di traffici internazionali che nessun’altra realtà può vantare nella Toscana meridionale e nella vicina Umbria. Un elemento che dovrebbe pesare al tavolo tecnico convocato il 30 giugno.

L’alta velocità di merci e persone con le grandi città italiane e le capitali europee diverrebbe un elemento fondamentale non solo per l’oro e per l’industria ma anche per il turismo e la formazione dei giovani.

Giordini, perché Medioetruria va fatta a Rigutino?

"Perché abbiamo una dimensione internazionale. Nella recente OroArezzo abbiamo incontrato clienti in arrivo da ogni parte dell’Europa e del mondo. Poter offrire un efficiente collegamento con Roma, Milano e i loro aeroporti è un’opportunità che potrebbe dare la spinta che serve. Il nostro settore, pur tra le mille difficoltà di questo periodo, dimostra segnali di crescita importanti. Rigutino diventa uno snodo fondamentale della storia economica di questa terra".

Eppure in campo c’è anche l’ipotesi della vicina Creti, nel Cortonese. E poi un’altra, non così improbabile: che di Medioetruria, tra polemiche e ripicche, non si faccia nulla. Che ne pensa?

"Sarebbe la cosa peggiore, una sconfitta per tutti. La politica ha fatto bene a recepire le indicazioni che arrivavano dalle imprese e dalle Camere di commercio. La partita è finalmente iniziata ed entrano in campo i tecnici: io mi rifaccio a due documenti ufficiali della Regione Toscana e della Regione Umbria che dicono la stessa cosa: Rigutino è il luogo migliore. Lo hanno detto anche il presidente della Regione Giani e il sindaco Ghinelli: dobbiamo far valere la nostra voce perché comunque vada la stazione dovrà nascere nella nostra provincia. Rigutino ha i numeri dalla sua parte".

Diversi settori del mondo economico non si sono voluti schierare: non l’ha fatto la Camera di commercio, né le associazioni di categoria.

"Io ho solo voluto rilanciare l’appello di tantissimi imprenditori che fanno parte della Consulta. Mancare l’appuntamento con l’alta velocità significa fare un danno irreparabile alle aziende aretine. Facciamo di tutto per evitarlo".