SILVIA BARDI
Cronaca

Mario Tozzi: "Ascoltate gli scienziati, il cambiamento del clima è colpa nostra"

Ospite al convegno per i venti anni di Nuove Acque, il ricercatore del Cnr e divulgatore scientifico mette in guardia dalle 'bufale' e dalla controinformazione: "Il riscaldamento della terra è già grave ed è provocato dagli uomini, ma prevalgono gli interessi economici". L'appello agli aretini: "Mangiate meno bistecche". I consigli: "Usate la bici o mezzi ibridi, coibentate le case e andate meno in aereo". Caso Greta: "Chiediamo scusa ai ragazzi"

Mario Tozzi

Arezzo 9 dicembre 2019 - “Il tema del cambiamento climatico è affrontato male. Da una parte Greta, dall’altra alcuni politici potenti. Ma che pensano gli scienziati? Il loro pensiero è nelle riviste scientifiche internazionali non nei giornali o nelle interviste televisive, ma quelle nessuno le va a guardare e si preferisce ascoltare quelli che negano il problema”. Parte subito all’’attacco Mario Tozzi, ricercatore del Cnr e divulgatore scientifico ospite del convegno organizzato da Nuove Acque per i vent’anni di gestione del servizio idrico aretino al teatro Petrarca alla presenza delle scuole, i licei scientifico e artistico e l’iris. Una lezione, una denuncia, un appello, un monito l’intervento di Tozzi che ha portato studi, grafici e cifre per dimostrare scientificamente il grave cambiamento del clima su tutto il pianeta.

“Cosa fa cambiare il clima sulla terra?L’orbita della terra, le ultime glaciazioni dovute a cause astronomiche, la temperatura solare, la posizione dei continenti, le correnti oceaniche come quella del Golfo. Motivi naturali su cui noi non possiamo intervenire e che sono stabili attualmente. Ma è il carbonio che cambia il clima. L’unico su cui possiamo fare qualcosa perché lo produciamo. Gli scienziati lo dicono chiaramente ma non parlano sui giornali, lo scrivono sulle riviste scientifiche, ed è li che devono farlo dove altri scienziai di pari grado verificano se è giusto. Ma sul clima tutti parlano senza sapere nulla di scienza e si propagano le bufale. In Groenlandia i ghiacci si stanno fondendo e dal 1960 a oggi stanno continuando a perdere volume, è un dato scientifico eppure è ancora discusso. E c’è  chi si chiede chi sta dietro a Greta e ai ragazzi del Fridays for future, io so invece chi c’è dietro a chi nega, le industrie del petrolio e del carbone che non vogliono smettere di guadagnare, fanno controinformazione sul cambiamento climatico e instillano il dubbio. Il cambiamento dipende da noi che dobbiamo cambiare le abitudini, mangiare meno carne perché gli allevamenti costringono a coltivare di più, usare meno autoi, non prendere l’aereo. Il surriscaldamento è globale, riguarda tutto il pianeta, ora persino l’Inghilterra ha un clima adatto a fare il vino".

"La concentrazione di CO2 in atmosfera non è mai stata così alta da 800mila anni a questa parte - continua Tozzi - il livello di anidride carbonica nell'aria che respiriamo ha sistematicamente superato 410 parti per milione, fino al 1950 il livello era sotto 300, significa che noi possiamo influire sul carbonio in atmosfera. Ma ci piace assolverci, gli uomini temono il freddo e auspicano il caldo, gli piace segare il ramo sui cui sono seduti. Quando si è scoperto che i clorofluorocarburi degli impianti di refrigerazione e degli spray erano responsabili del buco dell’ozono oltre a dare il Nobel agli scienziati che lo hanno confermato nel 1995, dopo la conferenza di Montreal le aziende hanno messi al bando i cfc, si sono riconvertite, e ora il buco si sta riducendo. Anche oggi c’è una alternativa, si può fare ma nessuno lo vuole fare, Il tempo che rimane non è molto, siamo al punto di non ritorno. Se ora facessimo cessare le attività che alterano il clima, per tornare alla temperatura di oggi ci vorrebbe mezzo secolo. E’ già tardi. Non si fa niente perché ci sono interessi economici fondamentali e grandi profitti. Ci vuole un accordo internazionale obbligatorio, ma non siamo pronti a farlo e preferiamo puntare l’indice contro Greta. Sono stato l’unico adulto invitato dai Fridays for future e dovremmo chiedere scusa a tutti questi giovani”.

Mentre parla arrivano le domande sul numero whatsapp messo a disposizione da Nuove Acque mentre anche i vigili del fuoco addetti alla sicurezza da dietro le quinte si affacciano per ascoltare  Tozzi. Le domande più frequenti sono su quali buone pratiche si possano mettere in atto. “Si possono ridurre tonnellate di Co2 mangiando meno carne perché gli allevamenti costringono a coltivazioni intensive di mangimi, usando la bici o mezzi di trasporto ecologici, non viaggiando in aereo, utilizzando energie rinnovabili, risparmiando il riscaldamento nelle abitazioni magari coibentandole, non desertificando i terreni, puntando su energie rinnovabili”. Poi, fuori dal palco, nel foyer del teatro, l’appello agli aretini: “Mannaggia, mangiate meno bistecche e usate meno pesticidi in agricoltura”.