REDAZIONE AREZZO

"Mappano l’area, controllano gli orari e poi piazzano i furti in casa"

"Comprano un appartamento lo usano per spaccio, quelli intorno vendono a prezzi bassi". Le altre tecniche

La casa, un obiettivo degli italiani. Non fanno eccezione i giovani e i giovanissimi.

Casa dolce casa, quindi. Spesso comprata con sacrifici, ma sempre più spesso oggetto di furti. Lo sa bene Alessandro Rossi che il territorio lo conosce come le sue tasche, fa una rapida stima: "I casi di furti nelle abitazioni secondo me sono aumentati. La diminuzione di cui si sente parlare è legata ad una pratica sempre più spesso in uso. Quella di non denunciare". "I furti sono sempre più organizzati. Dietro ad un’effrazione c’è un’organizzazione certosina. Prima vedette perlustrano per giorni la zona per i sopralluoghi. Girano con cappellini e mascherine, ora aiutati dal Covid, per non farsi riconoscere. Una volta "mappata" l’area, arrivano le squadre con tanto di strumenti come flessibili per tagliare. Sanno dove e come muoversi. In quattro o cinque ore mettono a segno sei o sette colpi, in media ci mettono da uno ai tre minuti. Alcuni sono funamboli, in grado di arrampicarsi ai piani superiori. Entrano nell’appartamento, aprono la porta d’ingresso ai complici e il gioco è fatto".

"Chi non ha assicurazione non fa denuncia. Un segnale non positivo"" continua Rossi. Un altro fenomeno odioso, che preoccupa soprattutto chi per comprarsi una casa ha fatto tanti sacrifici sono le azioni per svalutare un immobile.

"A Saione e in parte in via Vittorio Veneto è iniziato qualche anno fa. Tutto parte con l’acquisto di un appartamento in un buon condominio, poi si affitta a spacciatori, prostitute, l’appartamento finisce nel degrado e con se porta l’intero immobile che sul mercato perde appeal.Il valore precipita e i proprietari si trovano a dover vendere a prezzi stracciati . E chi di questo fa un business è pronto a comprarlo, come avvoltoi".