MARIA ROSA DI TERMINE
Cronaca

Mamma in fuga con nove bambini: caricati sul pulmino e portati in salvo

La famiglia è arrivata nell’ex convento dei Cappuccini di Montevarchi, sede di Nuovi Orizzonti. Altre 11 persone dai confini della guerra trasferite tra Lazio e Pisa

Guerra Ucraina, rifugiati attraversano il confine con la Polonia

Arezzo, 14 marzo 2022 - Partiti con un carico di aiuti, tornano in Valdarno con 20 profughi ucraini. Sono rientrati nel pomeriggio di ieri a Montevarchi i volontari della Comunità Nuovi Orizzonti che giovedì scorso si erano messi alla guida di tre pulmini stracolmi di generi di prima necessità raccolti in collaborazione con le associazioni del Tavolo delle Povertà e la parrocchia di Santa Maria al Giglio.

Raggiunto non senza difficoltà e in qualche caso dopo lunghe ore di attesa il confine tra la Polonia e l’Ucraina, hanno consegnato i frutti della gara di solidarietà in un centro di stoccaggio di «tutta la provvidenza», così hanno definito i beni di ogni tipo provenienti dai Paesi dell’Unione Europa, per poi spostarsi in una struttura che ospita chi fugge dalla guerra.

E i furgoni vuoti erano subito pronti ad ospitare il materiale più prezioso, quella fatto di donne e bambini. Il gruppetto, che inizialmente doveva essere composto da una decina di profughi è raddoppiato tanto che sui mezzi sono saliti in 20: 6 donne e con i loro figli al seguito, come hanno ricordato i volontari nei messaggi che correvano sulle chat create per aggiornare chi era rimasto a casa.

Un viaggio di ritorno nel cuore del vecchio continente che si è interrotto per pernottare a Lubiana in Slovenia. Un nucleo familiare numeroso, una madre con 9 bimbi, adesso si trova nell’ex Convento dei Cappuccini, sede di vallata della comunità fondata da Chiara Amirante, mentre gli altri sono stati accolti nella Cittadella Cielo di Frosinone e nella sede di San Miniato a Pisa.

Nel frattempo continua la raccolta solidale che in questi giorni riguarda tutto ciò che può servire agli ospiti attuali e a quelli che arriveranno. Da segnalare l’iniziativa del Comitato valdarnese Ukrain-Aid che ha aperto una raccolta di fondi. Si può donare utilizzando l’iban IT63A0881171600000000033 927 della Banca del Valdarno. Ma è l’intera valle a consolidare la vocazione di generosità e ieri è tornato in Italia un altro convoglio.

Quello delle Misericordie di Cavriglia, San Giovanni e Castelfranco, con 10 volontari e sei van, che hanno percorso le strade di Austria e Polonia per raggiungere il checkpoint di Budomezh Hrushiv, a due passi dall’inferno. Qui sono stati consegnati viveri, medicine e vestiti ai rappresentanti della municipalità di Mohyliv-Podil’s’kyj, cittadina gemellata con Cavriglia e che ha dato i natali al partigiano Nikolaj Bujanov, medaglia d’oro al valore militare alla memoria trucidato dai nazisti a Castelnuovo dei Sabbioni l’8 luglio del 1944.

Una missione umanitaria faticosa anche dal punto di vista delle emozioni, «giorni che mi hanno lacerato il cuore», ha detto il responsabile Gabriele Parti. Ma che alla fine ha ripagato chi l’ha compiuta con la consapevolezza di «aver portato una piccola goccia d’acqua ad alimentare l’oceano della solidarietà». E proprio ieri un’altra missione della Misericordia di Arezzo è partita per il confine slovacco.