
di Sara Trapani
"Ad oggi posso solo dire che sono fortunata che sia andato tutto bene. Lì per lì ero veramente nel panico perché più si andava verso Arezzo più mi rendevo conto che non avrei fatto in tempo ad arrivare all’ospedale". Inizia così il racconto di Eleonora, mamma di Poppi che lunedì scorso ha dato alla luce il suo secondo figlio all’interno di un’ambulanza all’altezza di Subbiano. Dopo la chiusura del punto nascite dell’ospedale di Bibbiena, avvenuta ormai 6 anni fa, le mamme casentinesi per partorire devono infatti andare fino ad Arezzo con non poche difficoltà soprattutto per chi vive nella parte alta della Vallata. Il rischio purtroppo è quello di non riuscire ad arrivare in tempo come è successo ad Eleonora che parita da Poppi insieme al marito, a Subbiano si è vista costretta a chiamare il 118 a causa dei forti dolori.
"Sono stata aiutata in primis da mio marito che é stato veramente un grande, poi prima al telefono dal mio ginecologo, il dottor Sacchetti, che nel frattempo aveva già avvertito il pronto soccorso di Arezzo che sarei arrivata – prosegue Eleonora – quando le contrazioni sono state troppo ravvicinate mio marito ha chiamato il 118. Al telefono abbiamo trovato una ragazza fantastica che dava le indicazioni sia a me che a Nicola in attesa del dottore. L’ambulanza é arrivata appena in tempo perché una volta salita, dopo tre spinte é uscito Giorgio". Una storia che si è conclusa con un lieto fine grazie anche alla prontezza dei volontari della Croce Bianca di turno quella sera, che hanno consentito di poter portare a termine il parto in sicurezza sia per il bambino che per la mamma. Un episodio che però ha riportato alla luce l’annoso problema della mancanza di un punto nascite in Casentino visto anche l’incremento dei nuovi arrivati nel 2021.
"Tutti veramente bravi, sia il dottore che i volontari – conclude Eleonora – questa esperienza però non la raccomando a nessuno. La paura, i dolori, il freddo. Infatti Giorgio quando è arrivato all’ospedale é stato messo nella culla termica per qualche ora. Purtroppo la situazione è cambiata velocemente, fino alle 18,30 sono stata benissimo, poi è iniziato qualche doloretto ma nulla di che fino alle 20,20 che mi si sono rotte le acque e dopo poco sono iniziate contrazioni fortissime e ravvicinate. Comunque ora siamo a casa e stiamo bene e questo è l’importante".