L’ultimo dei carbonai "Passione e tradizione"

Leonello Rossi vive a Cetina e ormai da generazioni porta avanti un mestiere duro e di sacrificio. "Tutti mi dicono di smettere ma io continuo"

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di Francesca Mangani

Si chiama Leonello Rossi, vive a Cetina, nel comune di Castel San Niccolò, ed è uno degli ultimi carbonai rimasti in Toscana. Ormai da generazioni porta avanti la tradizione di un mestiere duro e di sacrificio, fatto di fatica e impegno, addolcito dai rapporti umani e dalla passione comune per il bosco. Ogni anno, a primavera, per giorni e giorni segue il suo enorme falò, giorno e notte, e produce carbone grazie al riscaldamento ad alta temperatura della legna raccolta nel bosco. "Alla base di questo mestiere c’è un forte legame con la tradizione, con la natura e con la storia del territorio, una passione che ho ereditato dal mio babbo e dal mio nonno – racconta Leonello – è un lavoro faticoso, tutti in casa mi dicono di smettere e anche se ormai accendo un’unica carbonaia all’anno, continuo con sacrificio a portare avanti questa tradizione".

Quello del carbonaio era il lavoro dei nonni del Casentino che vivevano nei boschi e che quando accendevano le carbonaie lasciavano per settimane le famiglie e le proprie abitazioni per trasferirsi in una baracca vicino alla cottura del carbone, in modo da poter controllare costantemente che non si incendiasse e si trasformasse in cenere. Giorno e notte.

E proprio a questo mestiere così antico e ricco di storia è dedicato l’evento in programma domenica 11 settembre all’Ecomuseo del Carbonaio di Cetica. Una rievocazione di grande interesse che prenderà il via alle 16,30 con escursione nel bosco, lì dove inizia il taglio e la fase di preparazione alla carbonaia, al termine della quale, alle 18, Leonello Rossi accenderà la carbonaia rendendo omaggio ad un mestiere unico, che ha fatto la storia del territorio. I partecipanti saranno accolti da canti e musiche della tradizione con l’associazione "La Leggera" che si esibirà intorno alla carbonaia fumante. A seguire è prevista anche una degustazione di prodotti locali a cura della pro loco "I Tre Confini" di Cetica. Oggi, all’interno dell’Ecomuseo del Carbonaio, le tecniche particolari del mestiere del carbonaio, trasmesse di generazione in generazione, vengono messe in pratica a scopo didattico-dimostrativo, mentre cultura e modi di vita connessi si sono purtroppo persi con l’avanzata del progresso tecnologico.

Del percorso ecomuseale fa parte anche la Casa dei Sapori, un ulteriore richiamo al territorio e alle tradizioni, all’interno della quale vengono illustrate le produzioni agroalimentari locali, con la possibilità di effettuare laboratori didattici e degustazioni.