DORY D’ANZEO
Cronaca

"L’oro è del diavolo, lo consegno a don Alvaro"

Cartomante millanta l’intervento del sacerdote e si fa consegnare monili e denaro: otto denunciano. Indaga la squadra mobile

di Dory d’Anzeo

Truffate da una cartomante che, per portare a termine i suoi piani, aveva persino millantato ‘collaborazioni’ con Don Alvaro Bardelli, il parroco della Pieve, sacerdote amatissimo da tutti gli aretini. Nella ‘rete’ della donna è finito un gruppetto di otto persone, quattro amiche e alcuni familiari, la più giovane ha 32 anni, la più adulta 60. È una di loro a raccontare la storia: "Stavamo attraversando un momento delicato, chi per questioni economiche, chi perché non aveva pace in famiglia. La cartomante è la moglie del cugino di una di noi; così, per curiosità ma anche nella speranza che funzionasse, ci siamo rivolte a lei".

La cartomante le riceve nel suo ‘studio’, in realtà la casa nella quale abita e parla alle amiche – nemmeno a dirlo - di malocchio e riti purificatori. Alcuni prevedono il pagamento in denaro, anche mille euro, ma c’è di più: "La signora ci ha spiegato che le negatività restano attaccate all’oro, così le abbiamo dato i nostri monili, anche quelli di figli e mariti, e li abbiamo consegnati a lei per il rito che ci ha descritto. Parliamo, sommando tutto, di un valore di circa ventimila euro". Che dovevano essere purificati dal sacerdote, a detta della donna. A convincere le amiche della ‘potenza’ della cartomante, alcune coincidenze: "Ci diceva cose come ‘tua figlia oggi cadrà e batterà la testa’ ed effettivamente accadeva. Per questo abbiamo pensato che qualcosa ci fosse, a livello di energia".

Passano i giorni, le settimane, i mesi, ma degli oggetti d’oro non c’è traccia. Le amiche cominciano a chiedere conto con insistenza alla cartomante. Dopo un po’, la donna annuncia di aver mandato i monili a Don Alvaro affinché ci pensasse lui. Per prendere tempo, dà al gruppo un numero di telefono al quale chiedere spiegazioni: "Ha risposto una donna che si è presentata come la segretaria del parroco e ci ha spiegato che Don Alvaro era impegnato con delle funzioni, ma che avrebbe provveduto presto". Lo stratagemma funziona per un po’, nel senso che le signore si sentono realmente tranquillizzate dalla telefonata con la sedicente segretaria.

Ma passano ancora altre settimane e non succede nulla, fino a quando una componente del gruppo decide di chiedere direttamente spiegazioni al sacerdote: "E qui abbiamo scoperto di essere state truffate, perché Don Alvaro ci ha detto di non avere nulla, che non si fa mai consegnare oggetti di nessuna natura, al massimo la persona può presentarsi per chiedere una particolare benedizione". Ferite, arrabbiate e deluse, le donne allora si rivolgono alla questura: "Abbiamo denunciato tutto quello che ci era successo e dopo aver parlato della nostra esperienza, siamo venute a sapere che la signora non è nuova alle truffe, anzi ne ha messe a segno di tutti i tipi". Probabilmente, le amiche e i loro familiari ne sono coscienti, gli oggetti d’oro non faranno più ritorno ai legittimi proprietari: "Ma vorremmo che questa donna avesse ciò che si merita. Questa serie di truffe deve finire".

Per provare a fermare la catena di raggiri, le amiche hanno anche aperto una pagina Facebook, invitando i contatti a condividere i posti: "Sospettiamo di non essere le uniche a essere cadute nella sua rete, se ci sono altre persone vorremmo che si facessero avanti". Ma nel desiderio di rendere pubblica la storia c’è di più: "Ci risulta che la ‘maga’ in questione sia ancora in attività. Speriamo che altri, sentendo la nostra storia, si accorgano in anticipo della truffa e non si lascino abbindolare".