L’oreficeria vola, export a +25,1%. E il sistema moda conquista ordini

Nel rapporto di Intesa San Paolo sui distretti toscani, i due comparti chiudono il 2022 con il segno positivo

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Arezzo, 1 febbraio 2023 - L’export mette il turbo e apre il 2023 con numeri record. Un balzo in avanti del 25 per cento nei primi nove mesi 2022 è il trend registrato dal rapporto sui distretti toscani elaborato dalla Direzione studi e ricerce di Intesa San Paolo. Il settore dell’oreficeria si conferma motore dell’economia e ad aggiungere benzina è il sistema moda che nel 2022 ha capitalizzato un +30,9 per cento nell’export rispetto al 2021.

Tornando all’oro di Arezzo, gli scambi commerciali con l’estero hanno avuto un andamento altalenante durante i tre trimestri pur con percentuali positive. Si è passati dal +29,2 dei primi tre mesi 2022, al 27,3 della seconda tranche. Il terzo trimestre ha registrato un +19,2, ma il dato tendenziale sui nove mesi fissa la crescita dell’export a +25,1 per cento. In valore assoluto, il volume di affari è passato da 1 miliardo e 848 milioni del 2021 ai 2 miliardi 312 milioni del 2022 con un saldo attivo di 463 milioni. Infine, rispetto ai primi nove mesi del 2019, nell’anno appena concluso gli ordini sono aumentati del 48,3 per cento.

Interessante notare l’andamento del settore tessile abbigliamento nel corso del 2022 e nel raffronto con l’anno precedente: l’anno si era aperto con un -15,4 per cento sul quale ha pesato l’effetto pandemia, ma già nel secondo trimestre l’export è volato al 45 per cento. Terzo trimestre a +29,5 per cento, mentre il dato nei nove mesi attesta l’aumento delle esportazioni al 14,3 per cento. Trend positivo anche per pelletteria e calzature: le aziende aretine nei nove mesi del 2022 hanno registrato un incremento delle esportazioni pari al 9,1 per cento, ma vale la pena ricordare la soglia dalla quale si era partiti: -31,7 per cento nel primo trimestre, diventato nel secondo un +63,8 per cento e nel terzo trimestre +36,7 per cento. L’andamento conferma l’appeal che il comparto ha ritrovato negli scambi commerciali su scala internazionale.

Tra le principali "piazze" di sbocco c’è la Svizzera,primo mercato di riferimento per i distretti tradizionali con circa 3,7 miliardi di euro di esportazioni, anche se resta un gap da recuperare sul 2019. Le vendite verso gli Stati Uniti confermano la vitalità dei distretti toscani con un +40 per cento (+588 milioni di euro) rispetto al 2021.

Significativa la performance degli scambi verso la Francia con un +29,2 e gli Emirati Arabiu Uniti con un +14,5 per cento. "I dati dimostrano ancora una volta che la Toscana sa reagire" commenta Tito Nocentini, direttore regionale Toscana-Umbria di Intesa San Paolo. Le prospettive di crescita dell’export dei distretti toscani restano positive, anche se le previsioni sulla domanda mondiale segnalano un rallentamento.