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Cronaca

Lezioni di difesa personale. L’azienda orafa tutela le sue donne: "La sicurezza prima di tutto"

L’impresa casentinese Freschi & Vangelisti dalla parte di tutte le 110 dipendenti con dei corsi mirati. Un modo per tutelarle e per renderle più tranquille anche nei loro spostamenti per recarsi al lavoro. .

Lezioni di difesa personale. L’azienda orafa tutela le sue donne: "La sicurezza prima di tutto"

Lezioni di difesa personale. L’azienda orafa tutela le sue donne: "La sicurezza prima di tutto"

di Sonia Fardelli

Imprenditori decidono di mettere in sicurezza le dipendenti con percorso di difesa personale. L’iniziativa è dell’azienda orafa casentinese Freschi&Vangelisti in collaborazione con la Casentino Combat a tutela di tutte le 110 donne che per loro lavorano, come dipendenti o collaboratrici. Un modo per tutelarle ulteriormente e per renderle più tranquille e sicure nella vita di tutti i giorni e anche nei loro spostamenti per recarsi al lavoro. "Per la nostra azienda le donne sono così importanti – ha detto Denise Vangelisti che ha promosso l’iniziativa – da aver voluto intraprendere la strada di una certificazione sulla parità di genere, cooperando così alla creazione di una cultura del rispetto anche nella società civile. Le donne per noi sono indispensabili per ciò che sanno fare e per come lo sanno fare. Alle nostre 110 donne dedichiamo, oggi, un percorso formativo di autodifesa. Le donne non sono fragili nel senso di deboli, ma possono essere vulnerabili. Conoscere come sapersi difendere rappresenta pertanto una grande opportunità".

E così sono subito partiti gli incontri in palestra con l’allenatore Andrea Voltarelli. Non solo semplici esercizi fisici di difesa personale, ma anche un momento di grande emozione per il confronto che è scaturito tra le donne presenti sulla loro esigenza di sentirsi sicure ovunque. Andrea Voltarelli ha prima di tutto parlato di prevenzione che, secondo lui passa, in modo particolare per le giovanissime, anche da una maggiore "connessione con il mondo" e da un utilizzo consapevole del cellulare soprattutto quando si cammina per strade sconosciute. Il coach ha inoltre mostrato l’alfabeto delle mani per chiedere aiuto, il cosiddetto Signal for help. "Il pollice piegato, le altre quattro dita alzate che si chiudono a pugno – ha ricordato – è un gesto internazionale da mostrare per strada e nei luoghi pubblici, senza bisogno di parole".

Il confronto ha riguardato anche il famoso spray al peperoncino per il quale l’allenatore ha esplicitato le sue perplessità trattandosi di un dispositivo difficile da utilizzare e da maneggiare. Dalla prevenzione e dalla consapevolezza, Andrea è poi passato a mostrare e far provare a tutte le donne alcune mosse che, in casi estremi, possono essere messe in atto per sfuggire a una violenza.

"È stato un momento molto intenso oltre che utile – ha detto Michela Nassini responsabile Risorse umane dell’azienda – Il confronto che noi donne abbiamo avuto ha aperto anche una bella condivisione di punti di vista e di esperienze. Andrea Voltarelli con professionalità e chiarezza ci ha portate ad avere maggiore consapevolezza del nostro corpo".