
Yuri e Marco diventano volontari dell’edicola di Bibbiena
Due nuovi collaboratori speciali per l’edicola Piazzolina riaperta di recente grazie ad un progetto sociale che ha coinvolto il Comune, l’azienda casentinese Aruba, Fruska edizioni e l’associazione culturale Il Podestà. Yuri Fratini e Marco Valentini sono ospiti del centro diurno di Bibbiena L’isola che non c’è e ieri è stato il loro primo giorno in questo nuovo contesto cittadino, in cui accompagnati da referenti educativi e assistenziali, accoglieranno i clienti e venderanno i prodotti editoriali presenti nell’edicola. E sapranno sicuramente avvicinare alla lettura tanti altri cittadini.
"Abbiamo deciso di partecipare a questa iniziativa perché crediamo in percorsi che siano capaci di arricchire i progetti di vita dei singoli, scelti anche in base alle loro necessità cliniche - spiega Gianmarco Mellini psicologo e coordinatore del centro diurno da due anni - Questa attività ci è apparsa da subito molto interessante in quanto opportunità di abitare il contesto, stimolando le capacità dei ragazzi. Agire ed interagire con la comunità territoriale e gli altri attori della vita sociale è una delle nostre priorità. L’isola che non c’è in realtà c’è, è parte integrante della comunità e per questo rifiuta il modello di un ambiente strutturale e culturale chiuso ed autocentrato.
L’inclusione si costruisce nella reciprocità e i centri diurni, con le persone che li abitano, dovrebbero diventare sempre più risorse attive del territorio di riferimento". In questo spirito arriveranno nei prossimi giorni i calendari della presenza dei due ragazzi all’interno dell’edicola, così da stimolare l’interazione di tutta la comunità con questa realtà che si sta impegnando profondamento in un progetto di vita più ampio.
"Come amministratori fin da subito abbiamo accolto con grande favore la richiesta del centro diurno - dice l’assessore al sociale Francesco Frenos - una realtà molto attiva che ha dimostrato nel tempo la volontà di stare al centro della nostra comunità. Questo percorso rappresenta una grande opportunità anche per tutti i cittadini del nostro comune. Crescere insieme è un obiettivo comune che si raggiunge solo nella collaborazione".
"L’Isola che non c’è" attualmente ospita tredici persone con disabilità diverse. La struttura sta vivendo un momento di passaggio nell’attesa di uno spostamento di sede, ma continuando le numerose attività sul territorio ormai consolidate nel tempo.