REDAZIONE AREZZO

Le storie di Gea Testi tra parole, musica e tatuaggi in "Caverna"

Cosa ci spinge a raccontare storie? Se lo chiede e ce lo chiede Gea Testi che giovedì alle 18,30 nei locali della Caverna delle torture in via Buonconte da Montefeltro 4c, o forse sarebbe meglio dire dei tatuaggi, ad Arezzo, propone in un luogo insolito il suo insolito spettacolo di teatro e di narrazione.

"Raccontare storie è una necessità che accomuna tutti gli storyteller: il desiderio di condividere qualcosa con altre persone. Anche un’esperienza apparentemente insignificante, infatti, può diventare preziosa quando si sceglie di tirarla fuori dalla pancia e rappresentarla - spiega Gea Testi - una storia piccola, se condivisa, diventa inevitabilmente una storia grande". Annuncia una scenografia minimale, nessun costume di scena, al massimo un po’ di musica che accompagna nell’atmosfera del racconto.

Lo definisce "Un unico atto d’amore tra il narratore e il pubblico, una passeggiata, un viaggio che continua anche quando lo spettacolo è finito. Un po’ come succede con ogni tatuaggio". Ingresso gratuito con prenotazione allo 0575 351710 o [email protected]