“Le mafie in Toscana e in Valdarno”. Iniziativa di Libera stasera a San Giovanni

Alll’Oratorio Don Bosco dibattito con il procuratore di Livorno Ettore Squillace Greco, il giornalista del tgr Toscana della Rai Andrea Marotta e il referente di Libera Toscana Andrea Bigalli.

Andrea Bigalli di Libera
Andrea Bigalli di Libera

Arezzo, 11 settembre 2023 – “Educare alla legalità” è il titolo del Festival “La città della gioia” che da alcuni anni anima l'inizio del mese di settembre all'interno dell'Oratorio Don Bosco di San Giovanni Valdarno. 4 giorni di eventi che si concluderanno questa sera che i promotori della rassegna hanno deciso di dedicare al tema della legalità e al contrasto alle organizzazioni criminali di stampa mafioso, in collaborazione del Coordinamento del Valdarno di Libera per organizzare 2 iniziative specifiche. La prima si è tenuta sabato scorso con l'incontro degli operatori di Libera con i giovani dell'oratorio. Durante l'incontro sono intervenuti gli educatori del progetto “Valdarno – Valdisieve E!state Liberi! 2023”, che hanno accompagnato i ragazzi minorenni valdarnesi ai campi sui beni confiscati alle mafie di Sessa Aurunca e Teano che hanno raccontato la loro esperienza nei campi insieme ai giovani minorenni. Insieme a loro  presenti anche alcuni dei giovani del Valdarno Aretino che hanno preso parte al campo di Sessa Aurunca.

 L'altro evento si svolgerà questa sera alle ore 21.15 nell'anfiteatro all'aperto dell'Oratorio Don Bosco dal titolo “Le mafie il Toscana e in Valdarno – conoscere il fenomeno e combattere la loro diffusione”. Partendo dall'analisi del dossier 2021 scritto da Fulvio Turtulici e pubblicato dal Coordinamento del Valdarno di Libera, saranno coinvolti nel dibattito il procuratore di Livorno Ettore Squillace Greco, il giornalista del tgr Toscana della Rai Andrea Marotta e il referente di Libera Toscana Andrea Bigalli. Persone che ben conoscono il fenomeno mafioso nel nostro territorio e che sono in grado di fornire un quadro preciso e dettagliato della presenza delle mafie e delle loro attività. La serata sarà moderata da Pierluigi Ermini Referente del Coordinamento del Valdarno di Libera, e accompagnata dalle letture di alcune brevi parti del dossier di Fulvio Turtulici lette da Daniela Gori e da alcune parti musicali eseguite da Giampiero Bigazzi e Enrico Bernardoni. Sarà presente il Sindaco di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi che porterà il saluto della sua città. Ettore Squillace Greco è Procuratore di Livorno dal 2015 e a fine anno scadrà il suo mandato.

E' stato proposto all’unanimità dalla commissione per il posto di procuratore generale presso la Corte d’appello di Firenze. E' persona che ha dedicato la sua attività professionale al contrasto alle mafie ben prima di arrivare in Toscana ed ha affrontato in questi anni molte indagini riguardanti il porto di Livorno, ritenuto uno degli scali principali per il traffico di sostanze stupefacenti. Andrea Marotta è un giornalista della Rai, che attualmente svolge la sua professione all'interno della redazione del tgr della Toscana e vive a Firenze. Ha lavorato per “Tam Tam” e “Segnali di Fumo”, “Il Quotidiano della Calabria”, “Il Mucchio Selvaggio”, “DNews” e “Doc Toscana”. Con Domenico Guarino ha scritto “Io Raimondo Ricci, memorie da un altro pianeta”. E' un attento conoscitore dei fenomeni mafiosi in Toscana. Andrea Bigalli è parroco a S. Andrea in Percussina (San Casciano, Firenze), referente di Libera per la Toscana, nel direttivo della rivista 'Testimonianze', docente all'Istituto di Scienze religiose della Toscana e membro del comitato scientifico del Centro di Documentazione e comunicazione generativa Scientia atque usus che si sta occupando di una piattaforma dedicata al mondo scolastico in occasione del centenario Milaniano.

Sarà una nuova occasione anche per ricordare Fulvio Turtulici e il pregio principale del suo lavoro, che è stato quello di raccontarci quello che avviene nel corso del tempo, come le indagini partite in un determinato momento si siano poi sviluppate, come le cose si leghino tra di loro, come certi fatti non avvengono a caso, come le mafie sono moderne ed organizzate, come utilizzino oggi il mondo delle professioni, come cerchino di contaminare il mondo imprenditoriale, come loro stessi siano più istruite per stare al passo con i tempi. Non per “occupare” un territorio, ma per sfruttarne le ricchezze e al tempo stesso le sue difficoltà. Siamo consapevoli che la conoscenza è il primo passo da compiere per chi ha a cuore il futuro della terra dove vive. È anche il più bel insegnamento che in questi anni Fulvio ci ha trasmesso con la realizzazione dei suoi Dossier. Le sue parole sono qui a testimoniare che dobbiamo vigilare e reagire di fronte a chi cerca di arricchirsi impoverendo, non solo economicamente, le nostre comunità.