Lavoro per persone in difficoltà. Scende in campo il progetto Arco

Il progetto "Arco" offre a persone svantaggiate nuove opportunità di lavoro e una seconda occasione. Finanziato dalla Regione Toscana, prevede percorsi formativi, tirocini retribuiti e tutoraggio personalizzato. Un modello sostenibile per l'occupabilità nel territorio valdarnese.

Lavoro per persone in difficoltà. Scende in campo il  progetto Arco

Lavoro per persone in difficoltà. Scende in campo il progetto Arco

Garantire nuove opportunità di lavoro e spesso una seconda occasione a persone svantaggiate in carico ai servizi sociali per motivi diversi: povertà, isolamento e vulnerabilità. E’ la missione del progetto "Arco", giunto al secondo atto in Valdarno e finanziato dalla Regione Toscana per oltre 240 mila euro nell’ambito delle iniziative sostenute dal Programma operativo del Fondo sociale europeo 2014-2022. Attivato negli otto Comuni della vallata, per 24 mesi, si sostanzia grazie a un’associazione temporanea di scopo formata da Cooperativa sociale Lego, municipio di San Giovanni, sede della Conferenza zonale dei sindaci, Asl Toscana sud est, Athena Srl, consorzio Coob e Cinpa. Obiettivo: offrire a 45 residenti delle categorie fragili servizi che vanno dai percorsi formativi e di orientamento alla creazione del curriculum vitae fino a 22 tirocini retribuiti e al tutoraggio personalizzato nel cammino verso l’inserimento lavorativo.

Il tutto in un rapporto dialettico con le imprese così da fornire le risposte mirare sulle base delle caratteristiche e dei bisogni dei destinatari, con un’attenzione speciale alle donne per le quali l’inclusione e l’approdo ad un posto risultano più difficili. Un team di esperti, formato da assistente sociale, psicologo, mediatore culturale, orientatore, tutor stage, si dedicherà ad ogni singola persona, seguendo le fasi del percorso e modulando le misure in relazione alle esigenze di ciascuno. Altro cardine la continuità e il consolidamento di un modello per l’occupabilità in ambito valdarnese sostenibile nel tempo, è stato ricordato nella presentazione della fase 2 dell’iniziativa, in collaborazione con i partner pubblici. "Si tratta di un progetto molto importante - ha dichiarato Valentina Vadi, presidente della Conferenza dei sindaci - che supporta e sostiene, con percorsi individualizzati, le persone che, nel nostro territorio, per varie motivazioni, si trovano ad affrontare una difficoltà di natura lavorativa e occupazionale". Stefania Magi, direttrice distretto socio sanitario del Valdarno della Asl ha sottolineato che il lavoro oggi non manca, ma è carente l’abbinamento domanda – offerta specie per chi si trova in situazioni di svantaggio. Eppure rappresenta un baluardo di prevenzione di molte malattie favorite dall’isolamento e dalla povertà ed è strumento di riabilitazione. Possono partecipare disoccupatiinoccupati, iscritti al Centro per l’impiego, seguiti dai servizi sociali territoriali. Per informazioni e adesioni basta rivolgersi agli uffici del segretariato sociale del comune di residenza.