L’Andos dona all’ospedale un casco refrigerante

Simona Scali, direttore dell’oncologia: "Utile per attenuare i disagi legati alla chemioterapia"

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Una donazione fondamentale per l’umanizzazione delle cure oncologiche. L’Associazione nazionale donne operate al seno, Andos Valdarno OdV, ha donato all’oncologia dell’ospedale della Gruccia un casco refrigerante per la prevenzione dell’alopecia da chemioterapia. Il funzionamento del macchinario si basa sul raffreddamento del cuoio capelluto attraverso una specifica calotta da indossare prima, durante e dopo l’infusione del farmaco antiblastico che, grazie alla vasocostrizione, raggiunge in minore quantità il bulbo capillifero limitando i danni. Le percentuali di successo variano tra il 30 e il 90% e sono subordinate a diversi fattori come il tipo di trattamento, l’età e lo stato di salute in generale del paziente. Nel ricevere il dono Simona Scali direttore dell’Uosd Oncologia ha voluto ringraziare Andos da più di 10 anni, ha sottolineato, "preziosa compagna di viaggio, attenta ad ogni bisogno durante l’intero percorso di cura nella lotta contro il tumore al seno. Il supporto alla prevenzione dell’alopecia può aiutare i pazienti a vivere in modo meno traumatico e stressante il trattamento antitumorale. La perdita dei capelli, infatti, viene vissuta spesso come l’effetto collaterale meno accettato, segno visibile della malattia che può condizionare la vita sociale con impatto negativo sul benessere psico-fisico dei pazienti". Dal canto suo la presidente di Andos Sabrina Cellai ha ricordato che tutte le iniziative organizzate negli ultimi due anni sono state finalizzate all’acquisto dello strumento: "E’ molto di più di un semplice aiuto estetico – ha commentato - e davvero può alleviare in parte l’impegnativo momento della cura da un punto di vista psicologico".