L’amministratore delegato Andrea Romei lascia il Montevarchi

Alla base della decisione anche frizioni con alcuni tifosi.

Andrea Romei

Andrea Romei

Arezzo, 06 maggio 2024 – "E' arrivato il momento per me, di fare un passo indietro. Servono forze nuove e più giovani che possano prendere in mano la società e che possano migliorare quello che è stato fatto fino ad oggi. Non verrà meno il mio sostegno come sponsor, come fanno tanti amici imprenditori di Montevarchi che, ne sono certo, continueranno a farlo".  Questo l'annuncio di Andrea Romei, uno dei più importanti dirigenti dell'Aquila, che ha comunicato le sue dimissioni da amministratore delegato e da consigliere di amministrazione della società. La decisione, come lui stesso ha confermato, è stata annunciata stamani, ma era stata presa da mesi e non ci sarà alcun ripensamento. Continuera a dedicarsi solo ai lavori all’Antistadio. "I motivi di questa mia decisione sono tantissimi - ha spiegato - in primis il mio nuovo impegno professionale con il mio lavoro che non mi permette di dedicare tempo al calcio come ho fatto negli ultimi 5 anni e poi, la stanchezza di dover sopportare ancora critiche e polemiche spesso solo strumentali, spesso fuori dal coro e, talvolta, accompagnate anche da pesanti offese. Certo noi, di errori, ne abbiamo fatti tanti, io per primo, ma sempre con la passione di chi cerca, giorno per giorno, di migliorare una società guardando a tutti gli aspetti, quello sportivo, quello organizzativo, quello economico e quello degli impianti".

Romei ha spiegato di essere rimasto molto amareggiato dal trattamento ricevuto in questi mesi - non solo a lui, ma alla società intera - e ha ricordato una serie di offese, apparse soprattutto sui social. "Tutto ciò non ti sprona certo ad andare avanti. E qui perdonatemi, non è questione di essere o meno permalosi, è questione di amor proprio", ha aggiunto. Ma il problema, per l'ormai ex vice presidente, non sono stati gli autori delgli epiteti, "Ma gli altri 3/400 che hanno letto e che non hanno mai alzato un dito in difesa della società invitando alla moderazione dei toni e del linguaggio, salvo rarissime eccezioni.  Ecco perché non sono più venuto allo stadio, non ho il carattere di guardare in faccia chi ci ha offeso e, per il ruolo che ricoprivo, dovermi per forza girare dall’altra parte. Gente di Montevarchi che ha ripreso questi colori dal fango e che, per 13 anni, ci ha messo passione, anima, cuore e soldi, non merita questo - ha detto ancora Romei - Dedicherò il mio tempo libero allo sport e a quello scatolone di integratori da consumare (ho fatto tesoro dei consigli…), perché con troppa leggerezza si entra anche nella privacy delle persone. Il simpaticissimo striscione, che è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso (complimenti al genio/a che lo ha pensato), fa il pari con la fanzina nella quale, a quasi 60 anni, qualcuno vorrebbe dirmi cosa devo fare il sabato e con chi devo andare".

"E a proposito di permalosi - ha aggiunto Romei - per un “venitecivoi” detto in un momento di rabbia e stress, e con ragione,  sono state riempite pagine di fanzine. Credo che un esame di coscienza ogni tanto non farebbe male. Pertanto, per me, è davvero abbastanza - si è sfogato Romei -  Ringrazio tutti quelli che mi sono stati vicini in questi anni, dai magazzinieri alle persone dello staff tecnico che si sono avvicendate nei vari campionati. Ringrazio il mio consiglio che mi ha supportato (e a volte anche sopportato) quando con fermezza ho insistito per fare il campionato di lega Pro (oggi non so se lo rifarei… ma è un dettaglio). Ringrazio gli sportivi e la città che ci sono stati vicini nelle gioie e nei dolori  - non sempre alla stessa distanza, ma anche questo è un dettaglio -  Ringrazio i tifosi per aver sostenuto sempre e comunque i nostri colori, da Salutio al Mapei Stadium e l’amministrazione, che ha capito il momento e ha investito, insieme a noi, per avere nella nostra città, degli impianti di un’altra categoria". Romei ha poi concluso con una considerazione definita amarissima. "Il Montevarchi finisce il campionato al decimo posto davanti comunque ai cugini e al San Donato che era retrocesso con noi, batte 3-1 una squadra allestita con ben altre risorse, una squadra che fino a una domenica fa lottava per vincere il campionato allenata dal nostro amico Roberto e con una prestazione di prim’ordine. Commenti sul post della vittoria. 2 !! E  uno nemmeno conta perché di parte".  Non è mancato un accenno a quanto fatto in questi 13 anni dalla società.

"Quando la prendemmo, non trovammo neanche un pallone bucato da calciare - ha spiegato - 5 campionati vinti nelle varie categorie e la vittoria del campionato di serie D, con 11 punti di vantaggio che, ottenuta matematicamente dove l’abbiamo ottenuta, rimarrà per sempre negli almanacchi del calcio rossoblù (altro che spareggi !). Solo per questo, il nostro presidentissimo, avrebbe meritato un posto in quello striscione dei 120 anni ma, evidentemente…. mancava un po' di stoffa...forse era stata lasciata da parte per qualche altro simpatico striscione sfoggiato successivamente. Ci sarà tempo per rimediare nelle prossime ricorrenze, ne sono certo".