La zampata del Crocodile: riapre

Da ieri è operativo l’acquapark dopo lo stop per la pandemia. Il gestore Serrai: "Non ripartire sarebbe stato letale"

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di Giorgio Pulzelli

La corsa contro il tempo è finita e da domenica l’Acqua Park Crocodile, ha riaperto i battenti nello storico "quartier generale" tra i comuni di Marciano e Monte San Savino. Un locale storico della Valdichiana che ha segnato un’epoca e il divertimento di generazioni di giovani che oggi hanno figli e nipoti. Strategica anche la location a trecento metri dal casello dell’Autosole.

La pandemia aveva chiuso le porte e costretto a un lungo stop ma adesso l’attesa è finita e il "Croco" è tornato in piena operatività. E la dimostrazione pratica di una riapertura a lungo desiderata dal "popolo" dell’estate, sta nelle presenze che hanno caratterizzato il primo giorno di ripartenza dell’impianto di circa diecimila metri quadrati tra piscine, punti ristoro, disco-park e attrazioni varie.

La proprietà doveva aprire a fine giugno ma la difficoltà all’adeguamento delle "regole" anti Covid, la manutenzione di una struttura molto grande ed estesa che comprende anche l’Acquapark, rimasto a lungo chiuso, non è stata impresa facile così come l’altro probopema che tocca da vicino tutto il settore turistico-ricettivo, ovvero la ricerca di personale qualificato e sufficiente a soddisfare le esigenze della clientelea all’interno di un impianto di grandi dimensioni. Una corsa a ostacoli che ha fatto dilatare i tempi della riapertura.

Il gestore, Maurizio Serrai, non si è perso d’animo e ha messo in moto la macchina organizzativa fino a ieri mattina, quando il nastro dell’inaugurazione è stato tagliato e le persone hanno potuto tuffarsi in piscina.

"Tutto è stato curato nei minimi dettagli- confermano dalla proprietà - anche e soprattutto per la sicurezza e tranquillità dehli ospiti, secondo quanto previsto dalla normativa, comprese numerose pratiche burocratiche da portare a compimento. Resteremo aperti per tutto il mese, ogni giorno dalle 9 alle 19. Certo, un mese è poco ma non aver potuto riaprire, sarebbe stato un colpo letale al cuore". Se il meteo manterrà il trend di luglio il "Croco" diventerà la spiaggia o il mare per quanti non possono andare in vacanza. Una "tradizione", del resto che appartiene alla storia di questo impianto che in passato ha avuto tra gli originari sostenitori anche big della musica come Pupo.

"E’ l’inizio di una nuova vita per una struttura che non ha uguali nel comprensorio. La prossima estate tutto sarà in discesa", promette Serrai.

Intanto nel giorno della ripartenza c’à chi ha festeggiato con un menù non propriamente estivo, ma legato alle eccellenze del territorio: polenta al sugo di ocio e cinghiale in umido.