
di Laura Lucente
Non è stata scelta una data a caso per il taglio del nastro. La Festa del Lavoro a Lucignano è stata sancita da una partecipata celebrazione per l’ampliamento dell’azienda Svi, leader nel settore della produzione di mezzi d’opera ferroviari per la costruzione e la manutenzione dell’infrastruttura ferroviaria. All’inaugurazione era presente anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che non ha mancato di ricordare come "in pochi anni l’azienda si sia sviluppata e sia cresciuta, grazie ad imprenditori illuminati maestranze partecipi ed appassionate, istituzioni capaci di snellire le procedure e agevolare l’iniziativa". Una festa anche per tutte le famiglie dei dipendenti della bella realtà industriale che oggi è arrivata ad impiegare ben 220 maestranze oltre a 150 nell’indotto. "Per noi è motivo di grande soddisfazione essere arrivati a questo ulteriore traguardo– conferma l’ad Mauro Vannoni, socio al 50% insieme ad Ivano Sambuchi – ma ci sentiamo sulle spalle anche molta responsabilità nei confronti della comunità in cui ci siamo insediati e soprattutto per il futuro di tutte le nostre maestranze".
Inaugurato lo stabilimento il 1 ottobre 2016, in pochi anni è arrivato ad occupare un’area di 20 ettari, con 18 mila metri quadrati coperti, 6 mila metri di piazzali, binari per quasi 6 chilometri di sviluppo interno, oltre a 6 mila metri quadrati di parcheggi e investimenti da decine di milioni di euro. "Un orgoglio per Lucignano, un primo maggio veramente speciale per tutta la nostra comunità e l’intera provincia", ha sottolineato il sindaco Roberta Casini. Presenti anche i consiglieri regionali Lucia De Robertis e Vincenzo Ceccarelli, il presidente della Camera di Commercio di Arezzo e Siena Massimo Guasconi, oltre ai sindaci Maria De Palma di Marciano e Andrea Tavarnesi di Civitella.
"In un momento di grande difficoltà per il settore industriale del nostro Paese, complice la crisi energetica e ancor prima la pandemia, è motivo di grande soddisfazione che questa azienda sia riuscita a confermare la propria crescita, grazie ad abilità imprenditoriale e sinergia con le istituzioni" ha dichiarato Guasconi. Oggi il 60% del business dell’azienda è orientata al mercato estero e il 40% a quello italiano. Milionarie le commesse attuali per l’elettrificazione di una tratta della linea ferroviaria Vilnius-Klaipèda in Lituania e quella a Taiwan per la produzione di mezzi d’opera per la metropolitana. "Riusciamo a tenere botta nonostante i prezzi delle materie prime siano schizzati alle stelle. Penso al ferro con cui costruiamo il 90% dei nostri macchinari che è cresciuto in maniera ingiustificata anche di 3 volte", conclude Vannoni.