La seconda vita di Giani: eletto nella notte presidente nazionale della Misericordia

Per anni responsabile della gendarmeria vaticana e della sicurezza del Papa, ora presidente di Eni Foundation. "Un legame forte fin da bambino". La Toscana esulta

Domenico Giani

Domenico Giani

Arezzo, 20 giugno 2021 - La seconda vita dell'angelo custode del Papa. Domenico Giani, è il nuovo presidente della Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia. L’elezione è avvenuta nel corso della notte, durante l’Assemblea Nazionale delle Misericordie d’Italia, svoltasi alla Fondazione Spazio Reale nel comune di Campi Bisenzio.  

Domenico Giani ha riportato una percentuale intorno all’85% dei voti, rispetto al circa 14% del candidato Claudio Giardini Governatore della Misericordia di Sinalunga.  

Giani, famoso in tutto il mondo per aver guidato per anni la Gendarmeria della città del Vaticano ed essere stato a capo della sicurezza del Papa, è anche volontario alla Misericordia di Arezzo fin da giovanissimo. Un legame profondo, radicatosi negli anni e che Domenico non ha mai dimenticato, neanche negli anni del massimo impegno nella santa sede. Così come è rimasto sempre fortissimo il suo legame con Arezzo, anche se via via gli impegni internazionali lo abbiano spesso portato lontano dalla città.

Dopo aver lasciato l'incarico vaticano, Giani ha assunto la presidenza della Eni Foundation.

“La mia candidatura è stato soprattutto un ‘mettersi a servizio’ e quando mi è stato chiesto ho risposto ‘sì’, consapevole che ‘da soli non si va da nessuna parte’; cercherò, insieme a tutti coloro che vorranno condividere quest’avventura con me, di fare tutto ciò che mi sarà possibile – ha detto Domenico Giani nel suo intervento durante l’assemblea -.

Ho iniziato il mio servizio nella Misericordia che ero poco più che un bambino; gli anni sono trascorsi … la Misericordia per me è stata una grande esperienza educativa ed ecclesiale e spero con tutto il cuore di poter contribuire a trasmettere e tramandare questo prezioso patrimonio formativo. Il mio impegno sarà ancora più importante in questo momento post pandemico in cui tutti siamo chiamati a ricostruire il nostro Paese e le Misericordie di Italia, per la loro organizzazione, saranno fondamentali alla rinascita della società, in particolare della Persona”. 

Domenico Giani è nato ad Arezzo nel 1962, coniugato con due figli, è un Fratello della Misericordia di Arezzo dal 1976. Laureato in Pedagogia all’Università degli Studi di Siena e in Scienze della Sicurezza Economico-Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata; ha prestato servizio – dal 1981 -, nella Guardia di Finanza e negli Organismi di Informazione e Sicurezza della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Nel febbraio 1999 è entrato a far parte del Corpo della Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano come vice Comandante per divenire, dal 2006, Direttore dei Servizi di sicurezza e protezione civile e Comandante del Corpo della Gendarmeria. Ricoprirà questo incarico fino al 2019. Dal 2020 è presidente di Eni Foundation. È insignito di numerose onorificenze vaticane, italiane ed estere. 

«Un grande augurio di buon lavoro a Domenico Giani, nuovo presidente delle Misericordie d'Italia, nella convinzione che con le sue capacità saprà consentire al nostro movimento di rinnovarsi e tenere il passo dei tempi, restando saldamente radicato nella sua secolare tradizione, di generosità e fede». Così, in una nota, il presidente delle Misericordie della Toscana, Alberto Corsinovi, commenta l'elezione alla guida della Confederazione nazionale delle Misericordie di Domenico Giani.

«La candidatura di Giani, fratello della Misericordia di Arezzo dal 1976, è partita dalla Toscana - aggiunge Corsinovi - ed è ovvio che siamo molto soddisfatti del grande consenso che ha riscontrato nell'Assemblea di tutte le Misericordie d'Italia. Quando, a febbraio scorso, ha dato la sua disponibilità a porsi al servizio del movimento candidandosi per la presidenza nazionale, abbiamo subito colto come provvidenziale questa opportunità.

Oggi sono ancora più convinto che sia la persona giusta per portare avanti un ambizioso programma di rilancio delle attività caritatevoli e di servizio delle Misericordie».

«Per superare difficoltà grandi come quelle che stiamo affrontando - conclude Corsinovi - c'è bisogno di una grande unità che, da questo momento, è compito di tutte le Misericordie costruire insieme. La Toscana, che ha visto nascere questo movimento, è pronta come sempre a dare il suo contributo.»