
La Chimera nella mostra vasariana
La Chimera di Arezzo tornerà periodicamente in esposizione in città grazie a un ciclo espositivo cadenzato nel tempo. L’obiettivo è creare un appuntamento ricorrente che rafforzi il legame tra il patrimonio storico-artistico e la comunità locale. Ad annunciarlo sono i consiglieri regionali Marco Casucci (Noi Moderati) e Gabriele Veneri (Fratelli d’Italia), dopo l’approvazione della loro mozione in commissione Cultura del Consiglio regionale, che ha accolto anche un emendamento del Pd.
Secondo i promotori, questa iniziativa favorirà una sinergia tra Comune di Arezzo, diverse fondazioni culturali e musei, oltre al Ministero della cultura, creando un modello virtuoso di collaborazione per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico e artistico. La presenza della Chimera durante la mostra "Vasari. Il Teatro delle Virtù" ha già dimostrato come l’opera contribuisca a rafforzare il legame tra il patrimonio etrusco e l’identità culturale contemporanea, promuovendo la conoscenza storica e il turismo culturale nel territorio. "Sono orgoglioso per l’approvazione di un atto così importante per Arezzo – dichiara Casucci –. La Chimera è un simbolo identitario della città, rappresenta l’eccellenza artigianale e il patrimonio storico della nostra regione". Veneri sottolinea come la Chimera incarni la tradizione artigiana dell’oreficeria tramandata dagli Etruschi, auspicando che la sua esposizione ispiri i giovani ad apprendere questi mestieri, motivo di orgoglio per il territorio. Il nuovo ciclo espositivo sarà dunque un’occasione per rendere omaggio a questo capolavoro etrusco e per continuare a costruire un ponte tra passato e presente, promuovendo la cultura come elemento fondante dell’identità e dello sviluppo del territorio.
Gaia Papi