Dove giri lo sguardo la scena non cambia: una muraglia umana in ogni vicolo del centro, lungo il percorso che abbraccia in un colpo solo, Fiera Antiquaria e Città del Natale. Un pò come l’incastro del cubo di Rubik. Che in un fine settimana da incorniciare, con duecentocinquantamila persone all’assalto di banchi e attrazioni, trova la sua formula perfetta, il suo incastro magico. E seppure è difficile farsi largo perfino tra i vicoli laterali al Corso, riuscire a parlare in un caleidoscopio di voci, rumori e suoni; seppure è complicato soffermarsi ad ammirare gli oggetti d’epoca nelle ricche collezioni degli espositori, è comunque emozionante camminare in una città che sa accogliere migliaia di visitatori, conquista la ribalta nazionale. E muove affari e lavoro.
CronacaLa bellezza di una città senza tempo