
Si apre una nuova stagione delle Rsa. Quella vecchia l’ha fatta definitivamente tramontare il Covid. "Le Rsa vedono la prevalenza dei problemi sanitari su quelli sociali e soprattutto la gestione del rischio clinico appare il fattore determinante" ricorda Mario Felici, neo direttore sanitario della cooperativa sociale Koinè. Nulla è però cambiato a livello nazionale e regionale. "Noi abbiamo comunque deciso di anticipare scelte non più rinviabili - afferma il presidente di Koinè, Paolo Peruzzi. Per questo abbiamo chiesto al dottor Mario Felici, già direttore della geriatria del San Donato, di diventare direttore sanitario della Koinè". La normativa attuale prevede nelle Rsa, la presenza di infermieri, fisioterapisti, educatori ed operatori di assistenza. I medici? Nessuno: ciascun ospite mantiene il medico di famiglia. Questo vuol dire la presenza di 7 o 8 medici di famiglia in ogni Rsa. Si crea un modello di assistenza per il quale l’attenzione è rivolta solo al singolo ospite e nessuno si occupa del rischio clinico complessivo". "Occorre un nuovo modello organizzativo che possa aumentare la sicurezza degli ospiti e la qualità del lavoro degli operatori" afferma Grazia Faltoni, direttrice dei servizi Koinè.