MARCO CORSI
Cronaca

IVV, un anno da 4 milioni di affari. Il piano di rilancio della vetreria

Diego Toscani ha chiuso il 2024 in positivo e propone nuove produzioni come il calice per l’evento del vino

La storica vetreria di San Giovanni acquistata dal gruppo che fa capo a Diego Toscani

La storica vetreria di San Giovanni acquistata dal gruppo che fa capo a Diego Toscani

E’ stato un anno positivo per la Ivv, la storica vetreria di San Giovanni acquistata dal gruppo che fa capo a Diego Toscani. Il giro d’affari ha superato i 4 milioni di euro e il 2025 segnerà, quasi certamente, il definitivo rilancio dell’azienda. E’ stato lo stesso imprenditore bresciano a tracciare un bilancio del 2024, che ci sta ormai per lasciare. Un anno, come ha sottolineato, di ripartenza sotto la nuova insegna di IVV Italia Srl. "Abbiamo partecipato alle principali fiere di settore a Milano, Parigi e Francoforte con ottimo riscontro da parte della clientela storica, che ha apprezzato il ritorno sul mercato dell’azienda – ha detto Toscani - In questi mesi sono state presentate numerose novità di prodotto concentrandosi sulla produzione italiana e sfruttando il distretto industriale toscano del vetro. L’impegno sulla manifattura locale si è concretizzato negli ultimi giorni dell’anno con l’acquisizione di una piccola azienda a San Giovanni Valdarno, la Decotech, che si occupa da anni di decorazione del vetro e che sarà sinergica al progetto di rilancio di Ivv".

Dicevamo del fatturato, che, come ha ricordato l’imprenditore lombardo, ha consentito il reimpiego di una buona parte del personale che tuttora è parzialmente in cassa integrazione grazie al supporto della Regione Toscana e all’accordo con i sindacati. "Il 2025 è destinato ad essere l’anno del rilancio definitivo con parte della produzione riportata entro fine anno a San Giovanni – ha annunciato - Numerosi sono i progetti in essere, tra cui il lancio del calice per il sangiovese che inizierà ufficialmente ad essere distribuito in occasione dell’evento che si terrà in primavera nella città di Masaccio e che verrà presentato a tutte le cantine che utilizzano questo celebre vitigno". Insomma, spira un vento positivo e il peggio sembra davvero alle spalle.

Questa estate, tra l’altro, il vetro valdarnese ha vissuto un momento di gloria e di prestigio. I sottopiatti dell’Ivv sono stati infatti utilizzati a Fasano, in Puglia, in occasione del G7, il summit tra i grandi del mondo. Gli uomini più potenti della terra hanno avuto modo di apprezzare veri e propri pezzi d’arte, forgiati dalla mano dell’uomo e legati ad un marchio storico per il settore. Toscani ha affittato il ramo d’azienda dell’ azienda sangiovannese attraverso la società Tradizioni Associate, che già gestisce i marchi Berti e Consigli. 52 anni, a dispetto del suo cognome, è nato nella ricca provincia lombarda ed è stato anche sindaco. Dal 2014 al 2019 ha ricoperto la carica di primo cittadino di Sarezzo, piccolo comune della Valtrompia. Adesso è un uomo d’impresa e punta a rilanciare lo stabilimento di Lungarno Guido Reni.

I primi passi sono stati decisamente importanti. Il suo obiettivo, annunciato a più riprese, è quello di legare la tradizione del vetro con un altro grande asset tutto italiano, che è cibo. Nel 2022 l’Industria Vetraria Valdarnese ha celebrato i 70 anni di attività. Fu infatti fondata nel 1952, come una Cooperativa di Lavoratori. Ha coniugato ricerca sulla materia, creatività e design con tradizione artigiana , tecniche di produzione avanzate e controllo dei processi. Fortissimo è il legame con il territorio, con la sua eredità di cultura e tradizioni, da sempre fonte di ispirazione per la creatività dell’impresa. Ha uno stabilimento di oltre 7.500 mq.