Ischemia. La Clinica Riabilitazione Toscana attiva nuovi percorsi

La riabilitazione intensiva precoce nel danno ischemico è già realtà all’interno della Crt. Il 21 convegno nazionale.

La Crt all'avanguardia. Al centro il dottor Mancuso

La Crt all'avanguardia. Al centro il dottor Mancuso

Arezzo, 15 novembre 2018 - La Clinica Riabilitazione ha avviato da tempo un nuovo percorso nel campo dell’ischemia. Percorso che sarà al centro di un convegno nazionale che si terrà a Montevarchi il 21 novembre prossimo. La riabilitazione intensiva precoce nel danno ischemico è infatti già realtà all’interno della Crt. Il paziente viene “liberato” dai tubicini (catetere, sondino, …), alimentato in sicurezza ma per bocca, impegnato nei trattamenti riabilitativi che possono restituirgli equilibrio, mobilità, capacità di deglutizione. “La sperimentazione è già attiva in Inghilterra e in altri paesi e ha una condizione irrinunciabile – hanno spiegato i medici e i vertici della Crt - : la collaborazione tra tutti gli operatori fino al punto da creare un unico team, dal pronto soccorso alla riabilitazione. L’equipe raccoglie quindi una lunga serie di professionalità: medico fisiatra, neurologo, psicologo, neuropsicologo, infermiere, fisioterapista, logopedista, terapista occupazionale, assistente sociale che lavorano in sintonia per raggiungere l’obiettivo condiviso di sconfiggere le conseguenze dell’ictus”.

La Clinica Riabilitazione Toscana è un punto di riferimento per l’intera Toscana meridionale, ma ha mantenuto un forte radicamento territoriale in collaborazione con la Usl e con i Comuni, in particolare con quello di Terranuova, socio storico e fondatore della Crt. Un grande slancio ha avuto negli ultimi anni l’attività di ricerca in collaborazione con Università e istituti internazionali. La Clinica, da questo punto di vista, è diventata anche un luogo d’innovazione e di formazione in tema di riabilitazione. I meriti sono dovuti all’impegno e alla professionalità di tutto il personale, ma anche ad una stabilità economica. Presso la struttura è possibile attuare l’intero percorso clinico assistenziale di riabilitazione. Il ricovero di alta specializzazione per gravi cerebrolesioni acquisite; quello di riabilitazione ospedaliera per pazienti con patologia neurologica, ortopedica e cardiologica; quello di riabilitazione extraospedaliera residenziale e semiresidenziale. Infine i trattamenti ambulatoriali e domiciliari. Al convegno nazionale del 21 novembre prenderanno parte, tra gli altri, il professor Peter Langhorne, docente all’università di Glasgow e i professori Pietro Fiore e Carlo Cisari, rispettivamente Presidenti della Società italiana delle medicina fisica e riabilitativa e della Società italiana di riabilitazione neurologica.