FRANCESCO TOZZI
Cronaca

Inchiesta Keu, Terranuova fa quadrato. Comitato Podere Rota parte civile

Dopo Bucine anche la rappresentante Catia Naldini sarà presente all’udienza preliminare del 10 maggio

Inchiesta Keu, Terranuova fa quadrato. Comitato Podere Rota parte civile

Inchiesta Keu, Terranuova fa quadrato. Comitato Podere Rota parte civile

Anche il comitato Le Vittime di Podere Rota si costituirà parte civile nell’udienza preliminare del 10 maggio davanti al tribunale di Firenze sull’inchiesta riguardante il traffico illecito di rifiuti e lo smaltimento del keu, ovverosia gli scarti tossici delle concerie. Ad annunciarlo è stata la neopresidente Catia Naldini, che ha raccolto il testimone di Antonio Lisciandro durante l’assemblea del direttivo che si è tenuta il 1 maggio scorso.

Naldini ha spiegato che il primo incarico che le è stato affidato dall’assemblea dei soci è quello di presentarsi parte civile al processo keu "come parte lesa per i capi di imputazione sulle attività illecite che secondo l’accusa riguardano anche il nostro territorio".

Citando una fonte Ispra, la presidente ha ricordato che la variante della Sp7 di Piantravigne e parte della viabilità interna a servizio della discarica di Podere Rota nel comune di Terranuova Bracciolini vedono la presenza di rifiuti contenenti keu e scarti di attività orafa aretina "per spessori superiori al metro.

La stima di materiale utilizzato ammonta a circa 34.934,8 tonnellate. Le criticità ambientali si estendono anche sul lato in sinistra idraulica del Borri Riofi che incide la valle".

Non solo il territorio comunale di Bucine, quindi, sarebbe stato coinvolto nelle attività di smaltimento illecito. Naldini ha ricordato che il comitato ha avuto un ruolo chiave nel fare emergere le criticità sul territorio.

"Sul sito di Podere Rota - ha aggiunto - nonostante quanto emerso, costruiranno nuovi impianti! Paradossalmente insistono ancora con scelte politiche per noi e per il nostro ambiente, non sono sostenibili. Voglio ricordare a tutti che la discarica, può ancora essere ampliata! Se ora non è stata ampliata, non è né per scelta politica né per una formalizzata incompatibilità ambientale: ma è solo stato sospeso il procedimento di ampliamento per le gravi contaminazioni accertate e per le indagini della magistratura in corso". Questo venerdì, a fianco del comitato Le Vittime di Podere Rota, ci sarà anche il Movimento Consumatori con il legale Alberto Polverini. "In questa vicenda - aveva affermato l’associazione - ci preme sottolineare come ci siano collegamenti mafiosi di non poco conto. Preoccupante, a nostro avviso, è che il prodotto velenoso abbia potuto comportare danni anche alla salute dei lavoratori che, nei vari cicli lavorativi, ne sono entrati a contatto. Cosa è stato fatto per questi lavoratori?".

Nei mesi scorsi il giudice Gianluca Mancuso aveva notificato a 24 persone e sei società la convocazione per l’udienza preliminare, tra cui gli imprenditori di origine calabrese residenti a Bucine Francesco Lerose, Manuel Lerose e Annamaria Faragò. Con una lunga serie di accuse, come la corruzione e l’associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti. Oltre che nella Sp7 di Terranuova, il keu sarebbe stato rinvenuto anche nell’impianto della Lerose Srl a Levane e nel cantiere Tozzi, sempre a Bucine, dove sono in corso le operazioni di messa in sicurezza e bonifica.