REDAZIONE AREZZO

In coda per fare il tampone

Lunga fila subito in piazza Grande Oltre 150 in tre giorni alla stazione

La paura del tampone lascia di colpo spazio alla febbre del tampone. Fino ad un paio di giorni fa la gente girava al largo, quasi temendo di essere intercettata contro la propria volontà. Dall’altro ieri qualcosa è scattato. L’avvisaglia c’era stata giovedì, in Stazione. Ieri la conferma, a tratti clamorosa.

E la foto immagine è quella di piazza Grande. Poco prima delle 20 arrivano le ambulanze per piazzarsi all’altezza della fontana. E’ lì che viene posizionato il punto prelievi, sempre garantendo pur all’aperto la massima privacy nel punto dell’esame. I volti curiosi cominciano a orientarsi in quella direzione da tutta la piazza, compresa la fascia dei tavolini e delle poltrone bianche, che ormai sono il grosso di piazza Grande.

Già intorno alle 20, all’apertura del centro, ecco allungarsi la coda. La coda che non ti aspetti. Arriva fino ad oltre il pozzo, fino alla vetrina di Aretè. Tutti giovani ed è in effetti a loro che il controllo nei luoghi della movida si concentra. Giovani e forse per questo anche senza la paura che a volte condiziona i più stagionati: i problemi sul lavoro, la necessità di rimanere a casa e simili.

Tra l’altro quello sulla movida è un test diverso: non il classico tampone ma il test sierologico. L’esito è quasi immediato e le conseguenze meno impattanti. Se fai un tampone in Stazione devi rimanere in casa, sia pur sulla fiducia, dalle 24 alle 36 ore. Il tempo utile per avere l’esito.

Se lo fai in piazza è un test sierologico, il tampone diventa obbligatorio solo se venisse positivo. Ma la risposta è clamorosa. Code infinite. Addirittura prima dell’arrivo delle ambulanze, con chiamate per capire quanto sarebbe arrivato il servizio,

Tra le persone anche una coppia di Piacenza. "Possiamo farlo anche noi?". La risposta è scontata, basta aspettare che l’unico medico sia libero. La maggioranza ovviamente giovani. I motivo "Per senso di responsabilità" ci risponde uno deciso. "Per rispetto ai mie nonni" spiega un altro.

Diversi sono reduci dalle vacanze. "Eravamo in un gruppo di conoscenti ma per essere sicuri abbiamo deciso di provare" aggiunge uno. La risposta più bella? "Voglio tornare ad abbracciare i miei vecchi" dice asciutto un ventenne. In parallelo in Stazione le disponibilità aumentano, Siamo in tutto oltre le 150 persone. Ieri intorno alle 18 già 55 erano passate tra le mani attente degli infermieri bardati come astronauti. E tanti altri si affacciano, chiedono informazioni, cercano di capire se usufruire dell’occasione.Tanto che la Asl precisa una volta per tutte come funzioni il passaggio dei tamponi. In quale caso va fatto? Tanti.

Se ho dei sintomi chiamo il medico di famiglia che me lo prescrive. Isolamento fino al risultato del test. Sono stato a contatto con una persona positiva? Vengo avvisato telefonicamente dal Servizio di igiene pubblica dell’Asl. Il tampone è obbligatorio. Rimango in isolamento per 14 giorni e alla fine la Asl viene a casa mia per farmi il tampone. Se negativo, torno alla normalità, se positivo vado in quarantena. Rientro da Malta, Grecia, Spagna, Croazia?

Mi registro sul sito della Regione. Isolamento e tampone obbligatorio. Se positivo scatta la quarantena. Rientro dai paesi dell’unione europea e Schengen? Nessun obbligo di tampone. Posso telefonare al numero verde regionale 800556060 per informazioni e se decido di farlo verrò contattato. Rientro da paesi extra-europei o da Bulgaria o Romania? Tampone obbligatorio, non all’inizio dell’isolamento ma al termine. Ho viaggiato in Italia? Nessun obbligo. Posso prenotare il tampone sul sito della Regione o farlo in stazione con il biglietto. Infine un tampone solo per libera scelta? L’unica differenza è che non è gratuito ma costa 87 euro. Che questo cominci a spiegare le code in piazza?

Silvia Bardi

Alberto Pierini