"In auto con la prostituta", i vigili lo stangano. Ma era la moglie, stop alla multa a luci rosse

La disavventura di un sessantenne scoperto nella zona di San Zeno. Lui nel ricorso produce il certificato matrimoniale SU LA NAZIONE OGGI IN EDICOLA E SU EDICOLA ON LINE

Una prostituta

Una prostituta

Arezzo, 24 ottobre - Lo hanno stangato perchè era in auto con una prostituta, ma llei era in realtà sua moglie. Verità di cui hanno dovuto prendere atto anche i vigili urbani che lo avevano multato quando ha prodotto il certificato di matrimonio e ha ottenuto dal sindaco l'anullamento della sanzione, una di quelle previste dal nuovo regolamento comunale anti-lucciole.

Il paradosso della storia è che la moglie fa davvero la prostituta, ma lui nel caso specifico non era il cliente, solo il marito che era andato a parlarci per concordare le pratiche di separazione. Protagonista di questa storia al limite dell'incredibile un sessantenne originario della Valdichiana (non diremo di più per rispettarne la privacy). La premessa è appunto il matrimonio, alcuni anni fa, con una nigeriana che adesso ha 29 anni e che da quando è qui vive facendo il mestiere più antico del mondo. Nozze d'interesse? Probabilmente, almeno per lei che ci ha guadagnato la cittadinanza italiana. Chissà poi se qualche ritorno lo ha avuto anche lui.

Fatto sta che un rapporto di coppia del genere ben difficilmente poteva reggere e infatti ben presto (che fosse programmata fin dall'inizio o che fosse il risultato di un deterioramento reciproco) cominciano le pratiche per mettere fine al matrimonio. Ma come può un marito tenere i contatti con la moglie se lei fa la lucciola? Ovviamente andandola a trovare sul luogo di "lavoro", a San Zeno. E' lì che lo sorprende la polizia municipale nel corso di una delle sue ronde anti-prostituzione.

E' una stangata: 300 euro di multa a lui e 300 a lei, come prevede il regolamento fortemente voluto dal sindaco Fanfani. Il sessantenne dinanzi alla pattuglia non eccepisce niente, non spiega che la giovane è la moglie. Ma non vuole neppure pagare. Quindi dopo qualche giorno, siamo nell'agosto del 2013, presenta il ricorso, con tanto di certificato matrimoniale per dimostrare che Pretty woman lui l'ha sposata, non l'andava a trovare a pagamento. Inevitabile a questo punto prendere atto della situazione e dell'equivoco: non era un rapporto mercenario, solo un colloquio fra moglie e marito. Fra i quali, notoriamente, non può mettere il dito neppure la polizia municipale.

Dopo qualche mese di pratiche, a gennaio 2014 la multa viene quindi annullata. Magari, nel frattempo è anche arrivata la separazione legale, ma il marito può consolarsi: almeno i soldi della sanzione rimediata per essere andato a trovare la moglie sotto un ponte della zona a luci rosse li ha risparmiati.