
Imprese storiche, tre nel registro
AREZZO
Sono tre le aziende aretine ammesse al registro delle imprese storiche. Si tratta della Alberti srl di Pratovecchio-Stia, la Baschetti srl di Sansepolcro e la Neri Alessandro di Monte San Savino. La prima è una ferramenta, la seconda è attiva nel settore degli autotrasporti e l’ultima opera nell’ambito forestale e prodotti del bosco. Il riconoscimento è arrivato dal consiglio della Camera di Commercio di Arezzo-Siena, che ha consegnato ai titolari gli attestati (nella foto). Il registro è stato istituito nel 2011 in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, su iniziativa di Unioncamere, del coordinamento scientifico del Centro per la cultura d’impresa e con la collaborazione delle Camere di commercio. Possono iscriversi tutte le imprese che svolgono attività ininterrotta nello stesso settore merceologico da almeno un secolo. Con l’iscrizione delle ultime tre il totale delle imprese storiche della Camera di Commercio di Arezzo-Siena sale a 29, 25 delle quali aretine e 4 senesi.
Per quanto riguarda l’azienda Alberti, l’attività venne avviata nel 1850 con l’apertura di un negozio di mesticheria (vendita al minuto di vernici e di materiali necessari alla manutenzione della casa) che vendeva anche prodotti in ferro e di cuoio. Di generazione in generazione l’attività passò dal fondatore Luigi Alberti (nato nel 1829), al figlio Giuseppe nel 1878, poi al figlio di quest’ultimo Remo negli anni Venti per poi essere gestita, dagli anni Sessanta, dal figlio di Remo, Giuseppe. Negli anni Novanta a Giuseppe e Rosanna, la moglie, si affiancano i figli Alberto ed Emanuele. Oggi guidano l’attività i pronipoti del fondatore, la quinta generazione.
Paolo Baschetti, il fondatore, di origine romagnola arrivò in Valtiberina negli anni venti del secolo scorso. Tra noleggio e linee si contano una ventina di bus, tutti Setra, marchio di prestigio nel settore. Sulle fiancate degli autobus sono riprodotte immagini e disegni legati al territorio: la balestra, il Palio, Luca Pacioli, Piero della Francesca con la Resurrezione e la Madonna della Misericordia. Infine la Neri: l’attività, avviata nel 1908 da Olinto Neri, viene svolta soprattutto attraverso lo sfruttamento dei boschi locali da cui si ricavano prodotti commercializzati, in tutta la regione e in quelle limitrofe, prodotti forestali autoctoni quali quelli della quercia, del castagno, del pino, adatti come legna da ardere o come sostegni per vigneti, o componenti di vanghe, pale e picconi.