Il Valdarno attira i turisti anche con la birra

Un nuovo progetto che unisce la tradizione e l’innovazione: bellezze artistiche e paesaggistiche con produzioni artigianali

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di Marco Corsi

MONTEVARCHI

E’ stato ribattezzato "il turismo della birra". E’ un progetto presentato martedì mattina nella sede di Cna Valdarno legato ad una proposta turistica esperenziale: i visitatori potranno incontrare artigiani, agricoltori, ristoratori in un percorso inedito legato alla produzione artigianale della birra. L’idea è di Antonio Massa, imprenditore del settore, a capo del birrificio del Valdarno Superiore, che ha ricordato come negli ultimi anni la vallata abbia scoperto la luppolicoltura, ambito in cui tradizione e innovazione si fondono e contaminano il saper fare di un territorio. "I campi di impiego del luppolo sono molteplici e interdisciplinari, Cna ha pensato di promuoverli in un’ottica di sviluppo turistico di vallata e delle sue maestranze", ha detto Massa. Oltre ai vertici dell’associazione degli artigiani, erano presenti anche Silvia Chiassai Martini, presidente della Provincia di Arezzo, il sindaco di Laterina e Pergine Valdarno Simona Neri e l’assessore di Loro Ciuffenna Nicoletta Cellai. "Questo filone – ha detto Paolo Pernici presidente di Cna Valdarno - è un fenomeno piuttosto recente, specie nella nostra provincia. L’interesse per la birra e per un turismo legato alla scoperta delle produzioni artigianali locali è un’opportunità da cogliere insieme alle nostre imprese: abbiamo coinvolto otto attività locali valorizzando la filiera ed il territorio". Chiassai Martini si è detta convinta che la valorizzazione di un prodotto di qualità, abbinato alle opportunità che il territorio offre, sia un binomio perfetto per aumentare la presenza di visitatori. "Ed è un modo per veicolare la curiosità e l’interesse crescente per la birra, che diventa un percorso esperenziale che, a sua volta, rappresenta un promotore turistico di eccellenza – ha aggiunto - Le nostre produzioni locali e artigianali sono fondamentali per lo sviluppo economico del territorio. L’Italia non è la terra del buon vino, ma è avvenuto anche l’incontro tra birra e turismo, per cui la nostra provincia potrà essere, ancora una volta, protagonista".

Il progetto prevede la visita dei filari del luppolo utilizzato nella produzione di birre artigianali da degustare nel birrificio così come nei ristoranti inseriti nel percorso.

La proposta si arricchisce anche della visita ad un laboratorio di microtorrefazione e di un tour in quad alle sorgenti d’acqua del Valdarno. "Questo percorso è possibile grazie alla rete tra le imprese locali, ma altrettanto fondamentale è l’attività delle istituzioni impegnate nella promozione e valorizzazione del territorio in chiave turistica – ha concluso Lucia Bernini, Presidente di Cna Turismo e Commercio Arezzo - La nostra associazione, grazie alla professionalità dei tour operator coinvolti, ha elaborato questa e altre offerte turistiche raccolte nel catalogo online Tate, che veicoleremo anche alla prossima fiera del turismo di Rimini".