Il Panno Casentino veste anche Fido Boom di richieste sulla scia di Pitti

Il tessuto sarà usato anche per cucce e accessori di lusso per animali: nuova frontiera oltre alla moda. Gli operai della fabbrica di Soci tirano un sospiro di sollievo dopo il rischio chiusura. Il 2023 del marchio

Migration

di Lucia Bigozzi

Il Panno in passerella e in versione pet. Dalle cucce ai guinzagli, dai cappottini alle morbidissime copertine: a Pitti Uomo sfilano anche le collezioni del prossimo autunno-inverno che vestiranno gli amici a quattro zampe. Stile e glamour nel rispetto della tradizione: il 2022 è stato l’anno del Panno Casentino, del salvataggio della fabbrica-comunità a Soci che produce pezze e delle aziende della vallata che continuano a ricevere prenotazioni del tessuto in pura lana da tutto il mondo.

Il 2023 si apre sulla scia di quello appena concluso, con le grandi griffe che puntano su collezioni in grado di raccontare un storia. Come quella dei maestri del Panno, che solo sei mesi fa rischiava di chiudere (18 posti di lavoro in bilico, un centinaio nell’ìndotto) e mettere in ginocchio la filiera che nel 2017 ha brandizzato il prodotto con la nascita della Rete dei produttori Panno Casentino. "E’ un marchio che racconta una tradizione secolare ed esiste solo qui" dicono Massimo Savelli e il figlio David al timone di un’azienda storica che nel ’92 ha fornito il tessuto in pura lana per "le collezioni Dior", pure se nell’alta moda, la prima Maison a scommettere sul Panno "è stata quella delle sorelle Fendi, negli anni Settanta" rievoca Savelli mentre controlla l’ultima spedizione in partenza per Seul: "Si tratta di un ordine di cinquemila metri, sicuramente tra i più consistenti all’interno di un anno che ci ha regalato soddisfazioni". Dall’azienda di Stia, sono partite 800 pezze per oltre 40mila metri di Panno.

I numeri danno l’idea di quanto questo prodotto di nicchia sia apprezzato all’estero, dall’America all’Oriente. Proprio Corea e Vietnam sono tra i mercati più interessati. Tutto si tiene nella trama della lana con il ricciolo: i tessitori trasformano il filo in trama, gli artigiani di Soci lavorano e tingono le pezze secondo una procedura particolare e "con una macchina rattinatrice costruita in questa fabbrica nei primi anni del Novecento. E’ l’unica al mondo in grado di tirare fuori dal tessuto il ricciolo. C’è una lastra in pietra che si muove lentamente ed è come se annodasse i fili. Il vero Panno è quello i cui riccioli non si sciolgono indossando il capo di abbigliamento e portandolo nel tempo", spiega da Soci Andrea Fastoni che conferma ordini per accessori e tutto quello che serve a regalare comodità e calore all’amico a quattro zampe.

"E’ un mercato in crescita, noi abbiamo due clienti a Pitti Uomo ai quali forniamo pezze poi trasformate in accessori delle collezioni. Il nostro anno è andato molto bene". Nella fabbrica-comunità le macchine hanno ripreso a girare e si guarda all’anno appena iniziato con fiducia, "anche se pesa il nodo caro-energia", aggiunge Fastoni. Intanto sulle passerelle fiorentine sfilano i cappotti di Panno Casentino e i cappottini per Fido.