
di Claudio Roselli
Entra nel vivo e viene subito al "dunque" Chianina 2022, 27esima edizione della mostra nazionale degli allevamenti bovini della pregiata razza iscritti al libro genealogico, che si tiene a Ponte Presale di Sestino, sede del centro di selezione genetica delle manze.
È l’unica manifestazione nel suo genere che si tiene in Italia e la giornata odierna è imperniata sull’argomento chiave; il convegno che avrà inizio alle 14.30 ha infatti per tema: "Quale futuro per la chianina nella zona di origine? Oltre la crisi, quali opportunità?" ed è organizzato dal consorzio di tutela "Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale Igp", assieme ai Comuni di Sestino e di Badia Tedalda.
Sappiamo benissimo che l’economia delle zone montane della Valtiberina gravita attorno alla zootecnia e a una carne di qualità di fatto biologica, perché per larga parte dell’anno i bovini vengono lasciati al pascolo e allora Franco Dori, sindaco di Sestino, ha colto l’occasione al balzo per un momento di attenta riflessione.
"Intanto – ha premesso Dori – è stato importante ripartire dopo i due appuntamenti cancellati dal Covid-19 e poi questa è la principale attività economica delle nostre zone – ha detto Dori – nelle quali le aziende continuano a operare perchè i giovani hanno deciso di portare avanti la tradizione avviata dai loro antenati, il che mi sembra significativo e lodevole. La carne dei bovini di razza chianina è una eccellenza in assoluto e allora cercheremo di mettere a fuoco i vari aspetti per capire come si può venire incontro in questo delicato momento a una giovane imprenditoria che, avendo scelto di rimanere qui, è anche una garanzia di presidio per il territorio".
Interverranno diversi addetti ai lavori e, per gli allevatori, Gloria Datti e Guglielmo Manfrini, mentre moderatore sarà il direttore del consorzio di tutela, Andrea Petrini, che spiega: "Istituzioni, operatori e tecnici si confronteranno sui diversi aspetti della filiera per poi discutere delle problematiche che, in questo particolarissimo momento storico, stanno affliggendo il mercato delle carni e le nostre razze.
Gli elevati costi di produzione, dovuti ad un aumento esponenziale dei prezzi delle materie prime e dei servizi, stanno mettendo in grande difficoltà le realtà produttive del territorio, con il rischio reale di chiusura di molti allevamenti e la perdita di consistenza delle nostre razze". Per domani, 29 settembre e festa di San Michele Arcangelo, sono in programma l’asta dei vitelli da ristallo e l’antica Fiera del Ranco, i cui primi documenti scritti risalgono al lontano 1593, ma le sue origini sono ancor più remote, per la posizione di snodo viario e di commercio che il paese ha avuto fin dai tempi dei Romani. Nel 1989, il Ranco ha trovato uno spazio nell’opera del maestro Tonino Guerra, esattamente nel poema "L’orto di EliseoL’ort ad Liséo", pubblicato da Maggioli.