Il caso keu approda a Montecitorio Tra fanghi tossici e legami criminali

L’obiettivo è svolgere indagini per chiarire il ruolo delle mafie nel traffico. Il caso dell’impianto Lerose .

Il caso keu approda a Montecitorio  Tra fanghi tossici e legami criminali
Il caso keu approda a Montecitorio Tra fanghi tossici e legami criminali

BUCINE

Lo scandalo dei fanghi tossici approda a Montecitorio. Questione di giorni, poi il caso keu sarà dibattuto all’interno della commissione bicamerale sul ciclo illecito dei rifiuti. Nell’aprile del 2021 l’inchiesta della Dda di Firenze aveva scoperchiato un sistema illecito secondo cui gli scarti provenienti dalle concerie di Santa Croce sarebbero finiti in mezza Toscana, compresa la scarpata della strada regionale 429 tra Empoli e Castelfiorentino, con triangolazioni che coinvolgerebbero anche la ’ndrangheta. In Valdarno il lavoro degli inquirenti si era concentrato sull’impianto di frantumazione inerti Lerose Srl a Levane nel comune di Bucine e martedì scorso i Carabinieri hanno tolto i sigilli al sito produttivo per consentire all’amministratore giudiziario della società di consegnare l’area alla ditta incaricata della messa in sicurezza di circa 25 mila tonnellate di rifiuti contenenti il keu e scarti delle lavorazioni orafe. Le indagini si sono chiuse lo scorso novembre e ora, a distanza di quasi due anni dallo scoppio dello scandalo che ha travolto anche la politica toscana, il caso Keu è pronto a entrare nei palazzi romani.

A febbraio il Parlamento ha approvato l’ordine del giorno promosso dalla deputata Erica Mazzetti (Forza Italia) per inserire il Keu tra i temi che saranno affrontati all’interno della commissione bicamerale sul ciclo illecito dei rifiuti. La proposta è stata accolta con i voti favorevoli di FI, Lega, FdI e M5S mentre si è astenuto il Pd ("Ci asteniamo perché pensiamo che, su questo punto, l’ordine del giorno abbia subito una strumentalizzazione politica", aveva detto in aula l’onorevole Marco Simiani del Pd puntualizzando che "Non mi riferisco ad azioni giuste e importanti come quelle sul Keu, oggetto di un’indagine in Toscana che noi consideriamo giusta e auspichiamo che si faccia luce sul tema").

Con il provvedimento s’impegna il governo "a fornire, sulla base dei lavori e delle risultanze dell’attività svolta dalla Commissione, elementi conoscitivi in ordine alla situazione riguardante le attività illecite connesse alla presenza di ceneri di risulta dei rifiuti conciari classificati Keu", si legge nell’atto che evidenzia come "in Toscana è stata rilevata una preoccupante situazione di gestione illecita dei rifiuti conciari, che presentano concentrazioni di inquinanti elevate".

La Commissione dunque svolgerà indagini per far luce sulle organizzazioni che gestiscono questo ciclo e sul ruolo svolto dalla criminalità organizzata, individuando le connessioni tra le attività illecite nel settore dei rifiuti e le attività economiche di conciature. Adesso si attende solo che la commissione venga costituita, poi i lavori potranno partire. Questione di giorni.

Alessandro Pisolesi