Il cardinale da S.Margherita: "Era il mio sogno"

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di Laura Lucente

Un pellegrino d’eccezione in occasione della festa in onore di Santa Margherita. E’ il Cardinale Ernest Simoni, per la prima volta dinnanzi al corpo incorrotto della patrona cortonese. Nonostante i suoi 93 anni, ha voluto rendere omaggio alla Santa del Terz’Ordine francescano partecipando alla celebrazione, legata anche ai festeggiamenti per l’Archidado, presieduta dall’arcivescovo emerito Italo Castellani. Ad accoglierlo a il Rettore del Santuario Padre Giancarlo Rosati e i confratelli francescani. "Sono grato Signore per avermi condotto nella bellissima Valdichiana a Cortona per incontrare la grande Santa Margherita", ha affermatoSimoni durante l’omelia di fronte ad una chiesa gremita. In prima fila il sindaco Luciano Meoni, il Comandante dei carabinieri Antonio De Santis e il Comandante della Municipale Gianni Landi. "Emozionante vedere la grande partecipazione del popolo devoto a Santa Margherita. Sono giunto qui per pregare ai tuoi piedi Margherita, quante volte ho sentito parlare di te, quante volte ti ho pregato nel breviario da bambino come novizio francescano più di 80 anni fa, non avrei mai creduto alla mia età di gustare questa grazia". Il porporato albanese ha una storia personale di fede e di sofferenza.

È conosciuto in tutto il mondo per i suoi 28 anni di ingiusta prigionia e lavori forzati nei campi di concentramento, nelle miniere e nelle fogne di Scutari inflitti dal dittatore Enver Hoxha che proclamò il "Paese delle aquile" il primo stato ateo al mondo. Punto di riferimento per i compagni di prigionia, perdonò carcerieri ed aguzzini. E’ legato alla "famiglia francescana", a 10 anni abbracciò la regola del "Poverello" entrando in convento. Ma il regime soppresse gli ordini religiosi e fucilò i suoi formatori.