Il "Bosco Magico". Una luce di speranza in Pratomagno

Si trova sotto Pozza Nera, nel comune di Loro Ciuffenna, a 1200 metri di altitudine.All'interno sono stati realizzati una serie di eventi per far conoscere al pubblico i vecchi mestieri.

Il Bosco Magico

Il Bosco Magico

Arezzo, 02 maggio 2022 - Ultimamente si parla spesso di transizione ecologica, di rispetto per l’ambiente e degli effetti nefasti che l’azione dell’uomo ha avuto sulla natura. Claudio Salciccia e Lara Lapi entrambi residenti a Loro Ciuffenna con il loro “Bosco Magico” , hanno acceso una luce di speranza, dimostrando che non tutto è andato perduto e che l’essere umano può ricevere ancora molto dalla natura, senza bisogno di sfruttarla o maltrattarla “Il bosco nasce sette anni fa, da una passione che mi ha portato, per sbaglio, a conoscere questo luogo magico – ci racconta Salciccia – . Camminando su un sentiero a me sconosciuto mi ritrovai in questo castagneto secolare, ne rimasi incantato e già allora sapevo, nella mia testa, cosa ne avrei fatto di quel luogo. Qualche tempo più tardi sognai, dopo una vacanza in Trentino trascorsa con mia moglie e la mia attuale socia Lara, di possedere un rifugio. Raccontai il sogno a Lara e le feci vedere il castagneto in cui mi ero imbattuto. È nato quindi da una passione, da un errore e da un sogno. Si trova sotto Pozza Nera, nel comune di Loro Ciuffenna, a 1200 metri di altitudine, lungo il sentiero della transumanza, il luogo si chiama “I Piani”, ma noi l’abbiamo ribattezzato “Bosco Magico” per la sua bellezza".

"Una delle prime cose che abbiamo dovuto fare – ha aggiunto - è stato capire di chi fosse il bosco. Dopo un po’ di ricerche abbiamo scoperto che il luogo era dell’Unione dei Comuni del Pratomagno. Qualche tempo più tardi e dopo una serie di richieste l’area è stata rimessa a bando. Io la mia socia abbiamo quindi partecipato portando un progetto con il quale abbiamo vinto la gestione del bosco per dieci anni”. L’obiettivo è quello di rianimare la montagna, facendo leva sui suoi punti di forza, ad esempio le piante, i punti panoramici, gli animali e i sentieri. “Un’altra cosa a cui teniamo molto – ha proseguito Salciccia - è il rispetto per la natura e per tutto quello che ci offre, dal più misero degli insetti fino al più grande dei castagni. Ci dedichiamo ad attività di tutti i tipi, mi viene in mente il “trekking estivo”, un centro estivo per bambini e ragazzi, all’interno del quale giochiamo e ci conosciamo. Qualche volta sono venuti dei maestri di tiro con l’arco, botanici e tanti altri per farci divertire, e imparare qualcosa. All’interno del bosco sono stati realizzati eventi grazie ai quali abbiamo fatto conoscere al pubblico i vecchi mestieri. Svolgiamo attività di carattere agricolo coltivazione di patate, frutti di bosco e tante altre cose bellissime”.