FEDERICO D’ASCOLI
Cronaca

Giostra, si decide sul recupero d’agosto Oggi il vertice con le regole per ripartire

Nel pomeriggio i rettori incontrano il sindaco: si parla del possibile ritorno del Buratto sulla lizza sabato 28 agosto in notturna. Si lavora a un protocollo da sottoporre al prefetto con le limitazioni ai posti in tribuna, al corteo storico e alle attività dei quartieri

di Federico D’Ascoli

Questi sarebbero i giorni della grande attesa. In un’annata normale, con la terra della lizza già stesa, avrebbe preso forma la tribuna A, davanti al Palazzo di Fraternita. Ma tra dieci giorni i riflettori di piazza Grande non si accenderanno sulla Giostra del Saracino numero 140. La terza consecutiva che il Covid fa slittare da un anno a questa parte. Se nel 2020 l’annullamento di giugno fu il primo segnale di resa a una pandemia senza precedenti, il 2021 porta almeno un barlume di speranza. I recenti successi della campagna vaccinale potrebbero trasformarsi infatti nel secondo punto fermo sul calendario giostresco.

Nel pomeriggio è fissata una riunione decisiva della Consulta dei quartieri, composta dal sindaco e dai rettori, per fare il punto a 88 giorni dall’unica edizione finora fissata nel 2021: quella di domenica 5 settembre. Anche se tra i rettori non c’è unanimità, l’orientamento generale dovrebbe essere quello di fissare il recupero della notturna del 19 giugno per sabato 28 agosto. Una sorta di ritorno al passato: dal 1986 al 1994 le sfide al Buratto si correvano a una settimana di distanza, sempre di giorno, per limitare i costi di noleggio e montaggio delle tribune. Un periodo in cui sono fioccati i cappotti: ben tre in nove anni. Chi vince ad agosto si gode poco il successo, è vero. Ma le alternative alle due Giostre in otto giorni sono poche: una è quella di correre una sola Giostra oppure separarle di quasi un mese, arrivando a lambire ottobre, come chiede Porta Sant’Andrea.

Ipotesi affascinante e tecnicamente più interessante, quella dei biancoverdi. Purtroppo abbastanza inapplicabile a una ripartenza dopo tre edizioni saltate e i quartieri reduci da un anno abbondante con gli incassi ai minimi termini. Mettere tre o quattro settimane tra un Saracino e l’altro significherebbe raddoppiare le spese per le tribune, circa 100 mila euro a edizione. A questo va sommato il deciso calo degli incassi dai biglietti: a oggi si parla di mille persone sulle tribune e niente posti in piedi. I quartieri chiedono più risorse e alla fine dovrebbero adattarsi al criterio taglia-spesa.

Andrea Fazzuoli, Roberto Felici ed Ezio Gori non dovrebbero opporsi al recupero agostano. La posizione divergente di Maurizio Carboni lascerebbe il campo aperto a una sola edizione. Posizione simile a quella di qualche anno fa sulle fotocellule.

Non contano maggioranza o unanimità come quando c’era il Cda dell’Istituzione Giostra: la scelta finale è del sindaco Alessandro Ghinelli che, sentito il consigliere delegato Paolo Bertini, la sottoporrà al voto del consiglio comunale. Il vertice dovrebbe servire anche a fissare le prime linee guida in vista del ritorno in lizza, da sottoporre al via libera del prefetto Maddalena De Luca. La capienza di piazza Grande fra tamponi e green pass, le condizioni del corteo storico e le limitazioni alla vita dei quartieri. Che potranno riempirsi ma, per ora, senza eventi dal vivo e con il distanziamento alle cene propiziatorie. Sperando in un alleggerimento delle condizioni. Una sola estrazione delle carriere, sabato 21 agosto ma due prove generali, giovedì 26 agosto e venerdì 3 settembre. Per non sovraccaricare i quartieri nella settimana successiva le prove dei titolari potrebbero ripartire con un paio di giorni di riposo. Anche per far godere la lancia d’oro a chi l’ha portata in sede. Preparatevi a uno spareggio a tre dell’albo d’oro, con Porta del Foro che insegue. Che torni ad agosto o a settembre, l’estate della Giostra sta per iniziare.