Gianni: "I miei ragazzi sono imbattibili, ma..."

L’ex re della piazza racconta la coppia che ha fatto debuttare: "Con loro si può essere solo opportunisti. Porta Crucifera deve crederci di più"

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di Sonia Fardelli

Martino Gianni questa domenica non è andato al mare a pescare. Si è guardato tutto il Saracino in televisione. "Sono molto felice di come è andata la Giostra - dice - è stata una grande battaglia. Anche se il finale era scontato. Santo Spirito aveva mille motivazioni per vincere ed Elia uno stimolo in più, e non ha lasciato scampo agli avversari". Da ex allenatore di Cicerchia e Scortecci, come li vedi? Sono davvero invincibili?

"Lo sono. L’unica tattica è essere degli opportunisti. Quando sbagliano e ti danno un’opportunità, bisogna coglierla al volo. Nel primo spareggio Gianmaria ha dato questa possibilità ai cruciferini, ma non è stata sfruttata. Va anche detto che la vittoria di Santo Spirito era un pò scritta nel cielo. Elia non ha bisogno di motivazioni per essere un campione. Domenica però aveva una spinta in più. Ho incrociato i suoi occhi dopo la morte della mamma e gli ho detto: ce la devi fare, anche per lei. Mi ha risposto convinto: ci puoi credere".

Il quartiere di Porta Crucifera è cresciuto?

"I cruciferini non si discutono. Hanno lavorato bene ed hanno trovato due cavalli competitivi e con i quali faranno bene anche in futuro. Hanno fatto vedere buone cose anche nella Prova Generale con Paffetti. Bennati aveva un problema fisico che ne ha condizionato la prestazione. I rossoverdi sono sulla buona strada, ma ora devono spingere di più. Rauco e Vanneschi non possono pensare di tenere un piede di qua e uno di là per non sbilanciarsi. Quando c’è da rischiare, bisogna farlo. Sempre".

Porta del Foro a che livello è? "Ho visto nella scelta dei cavalli una valutazione più giusta. Parsi con Biancaneve può giocarsi la Giostra ad armi pari con i migliori. Francesco Rossi non è valutabile, se è vero quello che hanno detto in televisione. Gli avrebbero chiesto di tentare di rompere la lancia sul quattro. Ma come si fa a rompere la lancia? La lancia si spezza solo per una malafatta del legno o come è successo a Rauco quando l’asta si incastra in un angolo del Buratto. E poi perché tirare al quattro? Questo evento fortuito può verificarsi anche sul cinque. Se invece vado in Piazza sperando di vincere per la lancia spezzata, allora è bene smettere di allenarsi, andare a pescare o in bicicletta. Tanto, la fortuna agisce da sola". Sant’Andrea che Giostra ha fatto?

"Sono molto contento per Saverio Montini che si è riscattato alla grande. Doveva fare il cinque e ha dimostrato di avere tutte le carte in regola. Riguardo a Tommaso ho visto errori sulla preparazione del cavallo. Quando Marmorini ha fatto 5 in Piazza, è perché lui è molto bravo. Lavorandoci bene, può arrivare al livello di Gianmaria Scortecci. Non ho capito poi la tattica di farlo correre per secondo".

Martino Gianni può tornare ad allenare? Qual è il quartiere del cuore?

"Perché io possa allenare un quartiere ci devono essere determinate condizioni. Quando sono andato a Santo Spirito c’era un terreno fertile. Tutti erano disposti a seguirmi senza discussioni. Io non voglio andare in un quartiere per creare spaccature. Tutti devono avere la mia idea di Giostra. Il quartiere del cuore non c’è bisogno di chiedermelo. Sono di Sant’Andrea. Perché ho allenato Santo Spirito? Per lavoro. Ancelotti è andato ovunque, ma il suo cuore è con il Milan".