Eutanasia per Bruno, l'orso di Cavriglia: è morto, le ceneri cosparse nel parco IL VIDEO

Le sue condizioni si erano molto aggravate negli ultimi giorni, un'equipe di esperti ha consigliato l'eutanasia somministrata ieri mattina all'alba

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Arezzo, 13 ottobre 2016 - Bruno non c'è più. L'orso del Parco di Cavriglia, nato nel recinto situato nei boschi dell';ex comune delle miniere nel 1980, da due esemplari donati all'Amministrazione di Cavriglia dallo zoo di Tallinn, in Estonia, nel corso degli anni ''70, è stato accompagnato da morte assistita questa mattina alle 7, a causa dell';aggravarsi delle sue condizioni di salute dovute alla veneranda età. 

L'urside infatti con i suoi 36 anni, secondo esperti di tutta Europa, era uno dei maschi più vecchi della sua specie in cattività, che in media vivono tra i 20 ed i 25 anni. Le condizioni di salute dell'animale, curato, nutrito e assistito con grande amore e rispetto delle Amministrazioni Comunali che si sono succedute nel tempo, erano gravemente e progressivamente peggiorate nel corso delle ultime settimane ed il veterinario del Comune,  Mauro Della Gatta, che lo ha curato ed assistito anche due o tre volte al giorno per molti anni, ieri, ha comunicato all'Amministrazione lo stato di irreversibilità della sua salute, invitandola, dopo molteplici consulti e tentativi alternativi, condivisi con veterinari esperti degli orsi in campo internazionale, a praticare l';eutanasia per evitare un accanimento terapeutico ed inutili e ulteriori sofferenze. 

L';Amministrazione, con una delibera urgente, ieri ha autorizzato così il medico a procedere all';eutanasia qualora le condizioni lo richiedessero, per tutelare il bene stesso e la dignità dell'orso; questa mattina all'alba, nello stesso bosco dove era nato in una freddissima mattina di tanti anni fa, Bruno è stato soppresso. Dopo la cremazione della salma, l'Amministrazione ha richiesto la restituzione delle ceneri, per cospargerle simbolicamente in quegli stessi boschi del Parco di Cavriglia dove il piccolo era venuto alla luce, parco che presto tornerà ad essere solo un'oasi verde dove sussistono presidi paesaggistici, storici ed archeologici antichissimi e di enorme valore per questa Comunità.

Oggi, nella struttura resta ospite il solo Arturo, il bisonte, che molto presto comunque verrà spostato in un ambiente più idoneo a far si che possa trascorrere al meglio gli ultimi anni della sua vita. In ricordo di Bruno e della sua storia, l'Amministrazione auspica la massima compostezza e il massimo rispetto in questo momento di dolore.

"Ciao Bruno. Sei libero adesso. Te ne vai da vincitore. Grazie a te viene chiuso uno zoo e tanti animali sono usciti dalle gabbie. La tua storia, che ha toccato tanti cuori, resterà nella memoria di chi ti ha conosciuto e di coloro che lottano perché gli animali non siano piu rinchiusi inutilmente negli zoo. Ti ringraziamo per averci donato il privilegio di percorrere un tratto di vita in tua compagnia. In tuo nome porteremo avanti la nostra idea di libertà e di animali liberi. Non ti dimenticheremo" scrive la LEAL - Lega Antivivisezionista e Gruppo IostoconBruno. E da Bruno, simbolo degli animali ingiustamente rinchiusi negli zoo, un nuovo progetto Leal, "IOSTOCONBRUNO e non solo...", il nome IostoconBruno resterà con Leal. Prendera il via un progetto che opererà nel campo della sensibilizzazione contro gli zoo e provvederà a rendere pubblico ogni caso problematico o di maltrattamento che si presenti in queste strutture. Il progetto che prende Bruno come simbolo degli animali ingiustamente rinchiusi si chiamerà "IOSTOCONBRUNO e non solo..."