
E’ l’affaire del mese di luglio: la perquisizione nelle sedi di Estra, l’avviso di garanzia nei confronti del presidente aretino Francesco Macrì, le congetture sul reale peso degli addebiti contestati. E di mezzo, come in ogni umultility che si rispetti, ci sono pure i compensi agli amministratori. Dello stipendio di Macrì, peraltro, si legge ampiamente nei famosi file registrati dall’ex presidente di Coingas Sergio Staderini, il materiale che costituise la base di partenza dell’intera inchiesta che il pm Roberto Rossi ha ereditato dal collega Andrea Claudiani trasferito a Perugia. In una registrazione, ad esempio, si parla di uno stipendio da 120 mila euro come appannaggio per il presidente di Estra, certamente non bruscolini.
Ma qual è il reale peso dei compensi di cui Francesco Macrì ha usufuruito negli anni in cui è rimasto in sella e di cui tutt’ora continua a godere? Le cifre vanno ridimensionate e nemmeno di poco, stando a quanto emerge da fonti interne alla multiutility dell’energia. Intanto i due milioni di budget di spesa di cui si è parlato non sarebbero nella disponibilità diretta del presidente ma dell’intero consiglio di amministrazione e degli uffici.
Il plafond personale gestito da Macrì sarebbe invece di 120 mila euro, spendibile per sponsorizzazioni istituzionali, molte delle quali, riferiscono le indiscrizioni, atterrebbero a richiste provenienti dai Comuni soci.
Tre le voci variabili che andrebbero invece a comporre lo stipendio del presidente di Estra, naturalmente al lordo: 30mila euro di indenntità, 18 mila euro per le deleghe detenute, da zero a 80mila euro come premio di risultato che nel 2019 si sarebbe fermato alla cifra di 35 mila euro. Sommando tutte queste voci, Francesco Macrì avrebbe dunque percepito nel 2019 83 mila euro lordi, certamente non pochi spiccioli ma cifra lontana comunque dai 120 mila euro di cui si parla nelle registrazioni di Staderini. Risulta anche, per dovere di completezza, che in questa fase particolarmente travagliata Macrì si sia tagliato il compenso relativo alle deleghe da cui si è autosospeso.
Utile ricordare che il presidente di Estra viene nominato su indicazione del socio fondatore Coingas le cui quote appartengono ad Arezzo e a comuni della provincia: nella pesatura attuale delle quote, la maggioranza che si esprime in Coingas è di centrodestra.
sergio rossi