REDAZIONE AREZZO

Esplosione Tca: tre gli indagati. Leggero miglioramento del giovane operaio più grave

I feriti sono entrambi di Arezzo, R.B. di 36 anni (ha ustioni sull'80% del corpo) e S.A. di 41 LE IMMAGINI DEI SOCCORSI

Incidente

Arezzo, 18 ottobre 2016 -  Il forno dell’esplosione già ieri era stato intanto messo sotto sequestro dalla procura su disposizione del pm Andrea Claudiani. Hanno preso il via  le verifiche tecniche tese ad accertare cosa sia succsso e se via siano responsabilità particolari.  Gli inquirenti devono far chiarezza sulla dinamica dei fatti e comprendere se si è trattato di un guasto tecnico, di un errore umano o di una tragica fatalità.

Intamnto il pm titolare dell’inchiesta, Andrea Claudiani, ha deciso, come atto dovuto, di procedere con tre avvisi di garanzia nei confronti del presidente del CdA, del responsabile della sicurezza e del capo reparto dell’azienda.

AGGIORNAMENTO DALL'OSPEDALE Da Cisanello di Pisa arrivano notizie non brutte sul giovane operaio R.B. DI 32 anni, ricoverato con ustioni sull'80% del corpo. Oggi è stato sottoposto ad una ripulitura  delle necrosi e domattina verrà sottoposto ad un interveto chirurgico per un ulterore pulizia. Le sue condizioni continuano ad esser gravi, ma c'è stato un lieve miglioramento.   

LA VICENDA SONO LE 11 a Castelluccio e un botto potente lacera l’aria. Si affacciano le persone dalle aziende della piccola zona industriale, gli sguardi puntano verso la Tca, grande azienda orafa specialzizata nel recupero del metallo prezioso, circa centocinquanta dipendenti e un nome famoso nel mondo dell’oro. E’ lì che è accaduto l’incidente. Un terribile incidente: un forno di condizionamento, quello alimentato a gas dove finiscono i metalli fusi, è esploso. Il ritorno di fiamma ha investito in pieno due operai, Roberto A., di 34 anni, e Salvatore T., di 41. Un incubo. In azienda si rendono subito conto che la situazione è gravissima, vengono allertati i soccorsi, di lì a poco Castelluccio sarà in mezzo a una baraonda.

IL LAVORO si ferma alla Tca, cominciano a uscire i primi dipendenti con la disperazione dipinta in volto. Le notizie sono dra mmatiche, i due stanno male. Uno in particolare, Roberto, è in condizioni molto critiche. E’ ricoperto di ustioni di secondo e terzo grado sull’80% del corpo, è stato lui a essere avvolto in pieno dalle fiamme: ha solo 34 anni, ha una moglie e una figlia. Meno rave Salvatore che la vampata l’ha presa alle spalle: ha ustioni sul 40% del dorso.

ATTERRA PEGASO nel campo sportivo della frazione di Capolona, arriva anche il sindaco Alberto Ciolfi, ci sono i carabinieri di Subbiano guidati dal comandante Fabio Rizzo. Poi i vigili del fuoco, perfino gli uomini del soccorso alpino in una mobilitazione generale che ha al momento un unico obiettivo: fare presto, il tempo può essere prezioso per salvare una vita. Il ferito meno grave viene intanto caricato in ambulanza e trasportato al San Donato mentre il Pegaso vola con Roberto verso il centro grandi ustionati di Pisa dove si trova ricoverato in condizioni disperate.