È diventata realtà la "Via Crucis" lungo i Cammini di Francesco

L’itinerario di fede reso possibile grazie all’impegno del gruppo "Le Citte e i Citti del ‘61". Tutti i dettagli del progetto

Migration

SANSEPOLCRO

La "Via Crucis" lungo i Cammini di Francesco è finalmente realtà. Con l’inaugurazione ufficiale dei giorni scorsi, Sansepolcro ha ricevuto il regalo da coloro che nel 2021 hanno compiuto i 60 anni di età, riuniti nel gruppo "Le Citte e i Citti del ‘61". Un obiettivo arrivato a compimento, che impreziosisce i cinque chilometri dal bivio della frazione Basilica fino all’eremo di Montecasale, ora corredati con 18 tabelle in acciaio corten, delle quali tre illustrative del progetto e le altre riservate alle stazioni della Via Crucis, che tradizionalmente sono 14 ma che in questo caso sono salite a 15 perché l’ultima, davanti al convento, è l’omaggio al grande figlio di questa terra, Piero della Francesca: una riproduzione della sua celebre Resurrezione, simbolo della città biturgense, che sta a significare metaforicamente la ripresa dopo i due anni di pandemia. In ogni pannello c’è anche la bandiera azzurro-gialla, quella dei Cammini.

"Un gruppo di persone, con molti sacrifici, è riuscito a trasformare in realtà un ‘sogno’ – ha detto Pierluigi Faraglia in rappresentanza de ‘Le Citte e i Citti del ‘61’ – e quanto abbiamo fatto lo cederemo ora alla cura dell’amministrazione comunale. Sei chilometri che assumono un valore particolare sia sotto il profilo religioso che turistico". Il taglio del nastro è stato effettuato all’altezza della prima stazione, anche se la parte più suggestiva è quella che va dalla "pinetina" fino all’eremo; erano presenti il sindaco Fabrizio Innocenti, il vice Riccardo Marzi, il consigliere regionale Marco Casucci; i due consiglieri provinciali della Valtiberina, Laura Chieli e Matteo Del Barba e il parroco della cattedrale, monsignor Giancarlo Rapaccini, mentre la benedizione ufficiale è stata impartita da padre Guglielmo Fantuzzi, guardiano di Montecasale.

"Un bellissimo lavoro che speriamo si possa conservare nel tempo – ha dichiarato il sindaco Fabrizio Innocenti – e grazie a chi ha pensato di fare questo investimento: sono orgoglioso del fatto che nella comunità che vi siano persone come questi ‘Citti’ che hanno dimostrato il loro amore per questo territorio; un vero esempio".

Il progetto, molto oneroso dal punto di vista economico, è stato reso possibile con il fondamentale contributo di alcune aziende locali (TM Benne, Bianchini Angelo srl, Agenzia Saturno Comunicazione sas, S-Eriprint e la consulenza dell’Architetto Matteo Castigliego) e il patrocinio del Comune di Sansepolcro. "La bellezza dei nostri territori viene valorizzata anche da iniziative come questa – ha detto Casucci – e il Borgo aggiunge una ragione in più per essere visitato da turisti alla ricerca delle bellezze della nostra Valtiberina. Conosco molto bene Pier Luigi e Domenico, due degli ideatori di questo progetto, ero sicuro che avrebbero fatto qualcosa di bello". Apprezzamenti anche da Chieli e Del Barba: "D’ora in poi questa non sarà più una normale strada, ma un itinerario di fede".

C.R.