Due Mari, risorse al palo. Ceccarelli: "Tutto fermo, facciamoci sentire: opera a rischio"

Il completamento della superstrada tra le grandi strade in bilico. "Abbiamo scritto a tutti per far ripartire i tavoli, nessuna risposta"

L'assessore Ceccarelli

L'assessore Ceccarelli

Arezzo, 17 novembre 2018 - L’allarme era stato lanciato da tempo per questa Due Mari sempre in bilico, con il timore che spariscano d’incanto i finanziamenti promessi per il suo competamento. Era stato il senatore Riccardo Nencini, eletto nel collegio di Arezzo e già viceministro alle infrastrutture nei due governi precedenti a quello gialloverde, a gettare il sasso senza nascondere la mano. «Attenti - il suo monito - qui rischia di saltare tutto».

Sul tema Due Mari, ma più in generale sul destino delle grandi opere in Toscana, ha espresso ieri tutta la sua preoccupazione l’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli. «Abbiamo scritto a tutti i soggetti interessati per far ripartire i tavoli sulla Due Mari e andare avanti nell’attuazione di quanto previsto», dice uno sconsolato Ceccarelli che lancia anche un appello «a tutti quelli che hanno a cuore lo sviluppo delle infrastrutture in Toscana».

Si facciano sentire, insiste, «perché non è questione di rapporto tra Regione e Ministero; noi stiamo facendo tutto il possibile per la realizzazione di opere di vitale importanza per la mobilità e lo sviluppo socioeconomico della regione e dell’intero Paese». Svela anche un retroscena l’assessore Ceccarelli: «Vedere il consulente di un ministero che manda a dire ‘rassegnatevi perchè i tempi saranno lunghi e ci sarà una verifica della quale non sono stati ancora definiti i criteri’, appare una forzatura».

Secondo l’assessore «siamo davanti ad opere strategiche già programmate, finanziate ed in alcuni casi già iniziate. Non solo vanno fatte, ma ne andrebbero aggiunte altre come il raddoppio della Direttissima tra il Valdarno e Firenze». Tornando alla Due Mari, l’opera viaria era stata inserita nel contratto di programma stipulato con Anas dal governo precedente, un accordo pluriennale che assegnava circa 23 miliardi per la realizzazione di interventi infrastrutturali.

Le risorse interessavano pure il segmento aretino della DueMari: 328 milioni per il tratto S.Zeno–La Magnanina (nodo di Olmo), 99 milioni di euro per il raddoppio Arezzo (Magnanina)-Palazzo del Pero. «Il nuovo piano di Anas - aveva detto Nencini - deve essere ancora discusso, ma di questa opera non ne sento più parlare». Sono passate alcune settimane e nulla si muove.