GAIA PAPI
Cronaca

"Droga, foto e sesso con una ragazzina": un sessantenne nel mirino

Un amico di famiglia si approfitta di una quindicenne: ma la mamma di lei si accorge di tutto e lo denuncia: l'analisi del cellulare, il processo

Foto hard sul cellulare

Arezzo, 30 gennaio 2019 - Un amico di famiglia, una persona dai contorni quasi paterni che si trasforma nel suo peggior nemico. E’ la storia di una quindicenne che abita a Foiano insieme alla mamma. Di Foiano è anche il sessantenne amico di famiglia con il quale inizia una amichevole frequentazione. La giovane, alle amiche che le fanno domande su questa strana conoscenza, risponde che è suo cugino. Il tempo passa.

La giovane, sentita in incidente probatorio, assistita dal legale di parte civile avvocato Raffaella Scoscini, racconta che l’uomo comincia ad offrirle droga, cocaina ed hashish. Insieme fanno gite fuori porta, vanno spesso al mare a Viareggio. Poi, nelle quattro mura di una stanza, l’uomo inizia a farle fotografie osé, senza il reggiseno, con una pistola in mano, e un giubbotto antiproiettile.

Ma la giovane, in quell’incidente probatorio, parla anche di atti sessuali. La quindicenne vive una vita parallela con l’uomo. Non racconta niente, né alle amiche, né alla mamma che fa la badante per portare avanti la famiglia e quindi non ha molto tempo per capire e vedere cosa sta accadendo. Ma un giorno la giovane si sente male, chiama l’ambulanza. Al San Donato riscontrano immediatamente che ha fatto uso di droga.

La mamma non ci può credere, è distrutta. Prende allora il telefonino della figlia e comincia ad indagare. Trova le foto osé e le chiamate insistenti in arrivo da un numero di telefono. Dalla questura, in cui sporge denuncia, scoprono che quel numero è del famoso sessantenne. All’uomo quindi vengono sequestrati telefono e ipad. Al consulente tecnico non ci vuole molto per trovare le foto osé fatte alla ragazza.

Parte il processo davanti al collegio, presieduto dal giudice Avila. L’uomo, difeso dall’avvocato Alessandro Amato, detenuto nel carcere di Rimini per altri reati, è accusato di cessione di sostanze stupefacenti alla minore, di produzione di materiale pedo pornografico e induzione a rapporti sessuali sotto alterazione psicofisica. La pena che rischia è di quelle importanti. Il 26 marzo si terrà l’ultima udienza alla quale sarà presente anche lui, l’uomo accusato dalla giovane