"Dolori sparsi e un po' di febbre, era Covid": barista, la battaglia vinta con la malattia

Malato lui, malata la moglie, il locale chiuso per giorni proprio all'ingresso di Sansepolcro. "Ce l'abbiamo fatta, ma quelle settimane di isolamento sono state dure"

Santioni

Santioni

Arezzo, 25 novembre 2020 - Ne sono usciti. Lui, Daniele Pecorai, la moglie e la bambina di 16 mesi. Sono usciti da quello che è per tutti un vero e proprio incubo. Sono risultati, infatti, negativi al Covid 19 dopo che diverse settimane fa erano positivi. «Sì – dice Daniele – stiamo tirando un bel sospiro di sollievo». Daniele è titolare del Bar Santioni, un punto di riferimento importante per la città e per i suoi numerosi frequentatori. Appena si arriva a Sansepolcro, dopo aver superato il ponte della E45, oltrepassata la rotonda, il Bar Santioni, per chi proviene da Arezzo è subito sulla destra.

Ma quali sono stati i primi sintomi? «Era martedì 3 novembre e ho accusato, la mattina, un certo dolore muscolare ed una febbriciattola. Ho pensato subito al fatto che la domenica ero andato in moto e che quindi potevo aver preso una frescata. Visto però l’attuale momento, ho chiamato il mio medico il quale mi ha subito detto che visti i sintomi, avrebbe fatto fare un tampone sia a me che alla mia famiglia. Quindi il tampone è stato prenotato per venerdì 6 novembre, ma onde non mettere a rischio l’incolumità di clienti ed avventori, ho scelto di rimanere a casa».

Scelta saggia. «Penso proprio di sì – prosegue Daniele – perché nel lasso di tempo dal 3 al 6 novembre, se fossi risultato poi positivo, avrei in quei giorni potuto infettare clienti, dipendenti, amici».

E poi il tampone, venerdì 6 novembre. «Al quale siamo risultati positivi sia io che mia moglie».

E la bambina? «Non lo abbiamo fatto, tanto sarebbe rimasta in casa con noi, glielo avremmo fatto fare al nostro controllo».

E questi giorni in quarantena a casa? «Naturalmente duri, difficile da superare anche se non evidenziavamo i sintomi del Covid, ma eravamo, però, subito inseriti nell’elenco. Persone di Sei Toscana venivano a ritirare la spazzatura, ed ero spesso anche in contatto con il sindaco Cornioli».

Tante accortezze da parte del servizio sanitario, ma anche da parte tua... «Per fortuna che sono rimasto in casa, per fortuna che l’assistenza è stata immediata quando è stata riconosciuta la positività».

E il locale e i collaboratori? «Nel momento in cui mi è stata comunicata la positività, ho chiuso il bar, ho fatto sanificare tutti gli ambienti e i locali e per i collaboratori ho provveduto a far effettuare il tampone, dal quale sono risultati tutti negativi, mentre io ero già in quarantena da cinque giorni ed isolato a casa».