REDAZIONE AREZZO

Diari, oggi è la domenica dei premi speciali

PIEVE S.STEFANO (Arezzo) La Città del Diario ospita oggi la giornata conclusiva del Premio Pieve 2025, trasformando la città in un...

PIEVE S.STEFANO (Arezzo) La Città del Diario ospita oggi la giornata conclusiva del Premio Pieve 2025, trasformando la città in un...

PIEVE S.STEFANO (Arezzo) La Città del Diario ospita oggi la giornata conclusiva del Premio Pieve 2025, trasformando la città in un...

PIEVE S.STEFANO (Arezzo)La Città del Diario ospita oggi la giornata conclusiva del Premio Pieve 2025, trasformando la città in un laboratorio di memoria viva. La manifestazione di Pieve Santo Stefano tocca l’edizione numero 41 e metterà al centro storie personali e collettive, dai diari della Grande Guerra alle memorie contemporanee, rivelando come la scrittura autobiografica possa restituire la complessità del secolo scorso. La mattina vedrà protagonisti i diaristi della lista d’onore, selezionati dalla commissione di lettura coordinata da Natalia Cangi. Accanto a loro saranno consegnati i Premi speciali: il Premio Giuseppe Bartolomei alla memoria La storia dei miei cinque anni di guerra di Sante Mucchietto e il Premio per il miglior manoscritto originale all’epistolario "L’erto sentiero (1914-15)" di Gastone Aliberti e Costanza Filocamo. Brani dei testi saranno letti da Donatella Allegro e Andrea Biagiotti, accompagnati dalla Pieve Jazz Big Band.

Nel pomeriggio il momento più atteso sarà il Premio Città del diario ad Antonio Scurati (nella foto), riconosciuto "per il suo straordinario impegno intellettuale e le vette narrative raggiunte con il romanzo storico, la biografia e la pentalogia di M". Il direttore scientifico dell’Archivio, Camillo Brezzi, consegnerà il premio in un dialogo con lo scrittore, mentre Guido Barbieri e Monica D’Onofrio coordineranno la cerimonia, con Paola Roscioli e Mario Perrotta impegnati nelle letture. Scurati sarà al centro di uno spazio di confronto sul rapporto tra memoria e narrazione storica.

Gli otto finalisti porteranno poi sul palco un secolo di esperienze: dalle lettere di Ricciardo Vaghetti nella Grande Guerra, alle memorie di Vittorio Binotto e Bernardina Casarin negli anni Quaranta; dai diari di Arnaldo Manni a Rodi e Tito Zampa a Kos, fino ai ricordi americani di Eduardo Renato Caianiello e Carla Persico, alle lettere della missionaria Chiara Castellani in Zaire e alla memoria familiare di Debora Pietrarelli tra Roma e Venezia.