Delitto di Tropea, fermati i tre presunti complici di Alex Orfei:oggi i funerali di Werner

"Costretti ad accompagnarlo a rischio del posto di lavoro". La vittima era residente a Manciano: la cerimonia nel paese di Benigni

Alex Orfei

Alex Orfei

Arezzo, 17 agosto 2016 - Sarebbero stati individuati e sottoposti a fermo, con l'accusa di concorso in omicidio tre presunti complici di Alex Orfei, il circense accusato dell'omicidio di Werner De Bianchi a Santa Domenica di Ricadi. A scriverlo è il Quotidiano del Sud: i tre hanno dai 21 ai 41 anni e sono  tutti di nazionalità romena. La svolta nelle indagini sull'accoltellamento mortale di venerdì, condotte dagli agenti della Squadra mobile di Vibo Valentia, dopo la visione dei filmati della videosorveglianza: sono dipendenti del circo Amedeo Orfei. Uno dei tre si sarebbe presentato spontaneamente alla Polizia. Al magistrato avrebbero riferito "di essere stati costretti ad accompagnare Orfei sul luogo dell'incontro con De Bianchi sotto la minaccia del licenziamento e di avere picchiato la vittima anche nel momento in cui si trovava per terra". Il terzo dei fermati, invece, avrebbe sostenuto di "avere assistito alla scena senza tuttavia prendere parte alle violenze". A conclusione degli interrogatori è scattato il fermo,esistendo secondo il pm gravi indizi di colpevolezza e il pericolo di fuga dei tre indagati. E oggi si terranno alle 16 nella chiesa di San Pier Luigi Chanel di Castiglion Fiorentino i funerali di Werner De Bianchi ucciso da Alex Orfei. La vittima aveva 37 anni ed era residente a Castiglion Fiorentino, precisamente nella zona di Manciano dove la comunità circense aveva messo le sue basi da alcuni anni.  

LA VICENDA. MORTO ammazzato per un regolamento di conti a Tropea, la vittima Werner De Bianchi era residente a Castiglion Fiorentino, precisamente nella frazione di Manciano dove la sua famiglia di circensi è proprietaria di alcuni ruderi. L’uomo, nato a Belluno 37 anni fa, conviveva con una 31enne da cui aveva avuto due bambini, il più grande di 9 anni e la sorellina di 6. Tragica la sua ultima trasferta in Calabria, De Bianchi è stato trucidato a coltellate da Alex Orfei, forse con la complicità di altri.

Qui in Valdichiana il gruppo composto da circa una trentina di persone del circo «Donato Orfei» ogni tanto faceva ritorno e trascorreva qualche settimana. Altri parenti dei De Bianchi, i più anziani, vivono qui in pianta stabile. La carovana di mezzi da circo e roulotte si nota mentre prende la strada delle campagne castiglionesi, stazionando nell’aia di fronte ai ruderi.

Il gruppo circense torna e riparte per gli spettacoli in Spagna o nel sud Italia, due classiche destinazioni della comunità che ha stabilito qui la residenza. È una storia di rivalsa quella che ha portato all’uccisione, ma forse c’entra qualcosa anche l’utilizzo del nome «Orfei», mal digerito dalla compagnia di Alex l’omicida, da cui però ha subito preso le distanze il gruppo di Ambra Orfei, titolare del conosciuto «brand».

È stato De Bianchi prima di entrare in sala operatoria a fare il nome di Orfei, poi è stato arrestato dalla polizia di Tropea. Werner De Bianchi è deceduto dopo che i chirurghi dell’ospedale calabrese avevano cercato di rimuovere la lama del coltello che gli è stata spezzata in corpo.