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Da tomaificio a industria La grande ascesa con Prada "Bertelli puntò su di noi"

Trent’anni fa Carla Brilli ha fondato lo stabilimento partito con 6 dipendenti. Oggi l’azienda porta il sigillo della griffe e prepara dieci nuove assunzioni. .

Da tomaificio a industria La grande ascesa con Prada "Bertelli puntò su di noi"

Da un piccolo tomaificio con sei donne dalle mani d’oro e un’imprenditrice al timone che in trent’anni di mestiere ha attraversato tempeste e momenti d’oro, a una delle realtà produttive su cui Prada calibra gli investimenti della nuova fase di espansione. A Foiano nello stabilimento fondato da Carla Brilli e scelto nel 2017 da Patrizio Bertelli tra le aziende artigiane d’eccellenza con cui avviare relazioni commerciali, oggi lavorano una trentina di dipendenti ma nei piani industriali della Maison si parla di ulteriori 10-15 posti di lavoro. Quasi un record per questo angolo di Valdichiana, con un riflesso diretto anche sullo sviluppo della comunità.

Nella fabbrica foianese, tutto comincia nell’estate 2017: una mattina entra nello stabilimento Patrizio Bertelli. Un giro in Valdichiana a caccia di artigiani per le sue calzature vendute in tutto il mondo. "Bertelli si presentò in azienda alle 8 in punto di quella mattina, visionò il nostro lavoro, ci fu un breve colloquio, poi si congedò. Fu una gioia immensa incontrarlo, tanto che alle mie donne dissi che mi accontentavo della visita e per festeggiare avrei pagato il pranzo a tutte. Ma la sorpresa più gradita fu che, di lì a poco, Bertelli si ripresentò con i suoi accompagnatori e mi comunicò la proposta di collaborazione".

In seguito, il patron di Prada dispose la realizzazione di un nuovo stabilimento e a gennaio 2019 per il tomaificio comincia una nuova stagione. Arrivano gli ordini ma non bastano le mani, così Carla lancia la campagna acquisti: in poco meno di due anni le dipendenti passano da 6 a 22. Oggi il tomaificio viaggia a pieno regime con gli ordini del Gruppo Prada che lievitano e porteranno, secondo i piani industriali, a una ulteriore espansione. "Soddisfazione immensa aver portato il mio tomaificio a questo livello", commenta Carla. La sua è una delle storie di imprenditori aretini scelti dalle grandi griffe della moda per qualità del lavoro e professionalità. Da Foiano al Valdarno dove Prada consolida la presenza. Nella pelletteria si parla di 70 nuove assunzioni tra Figline, Arezzo, Terranuova, oltre a Milano. Atri 76 nuovi posti di lavoro si aprono nel settore delle calzature tra Buresta, Levane, Foiano (come detto) e Montegranaro, nelle Marche.

Quanto all’abbigliamento, il piano annunciato dal direttore industriale del Gruppo Prada Massimo Vian prevede 68 assunzioni quasi tutte concentrate nello stabilimento di Bucine, attrraverso l’acquisizione di un attuale fornitore del Gruppo.

C’è di più: duecento dei quattrocento nuovi assunti saranno formati direttamente in azienda. È l’obiettivo della Prada Group Academy, attiva da circa dieci anni e che ha al suo interno una vera e propria Scuola di Mestiere. E’ lo strumento attraverso il quale formare le nuove leve artigiane e offrire ai giovani un’opportunità unica di crescita all’interno di un Gruppo leader della moda mondiale. Ma L’Academy è anche la via più sicura per scansare il rischio con il quale, invece, molte aziende aretine, specialmente in questa fase di forte ripartenza dopo tre anni di pandemia, si ritrovano a fare i conti: la difficoltà a individuare personale da inserire nell’attività produttiva.

E così il piccolo tomaificio di Foiano, oggi è un’azienda in espansione che struttura in Valdichiana la presenza della Maison ma porta con sè anche l’impronta di Carla che in quattro anni l’ha condotta in un porto sicuro.

Lucia Bigozzi