GAIA PAPI
Cronaca

Da Rete 4 alle manette. Droga, il re è caduto. Arrestato per spaccio l’ex baby gang Montana

Bloccato dai poliziotti con hashish e coca. Sarà rimpatriato in Egitto. In un’intervista televisiva si era definito "il re di piazza Sant’Agostino". Era il quartier generale della banda che metteva a segno rapine .

Da Rete 4 alle manette. Droga, il re è caduto. Arrestato per spaccio l’ex baby gang Montana
Da Rete 4 alle manette. Droga, il re è caduto. Arrestato per spaccio l’ex baby gang Montana

"Il re" ha perso il trono. Alle telecamere della trasmissione "Diritto e rovescio" si era definito "il re di Sant’Agostino": "Perchè tutti mi conoscono e mi vogliono bene". A conoscerlo, bene, in realtà erano le forze dell’ordine per il suo curriculum. A conoscere quel ragazzotto egiziano dai capelli scuri e ricci sono anche le vittime cadute nella rete della baby gang Montana. Lui, oggi 21enne, all’epoca minorenne, ne faceva parte. Alla fine "il re è caduto" si diceva: sabato è stato trovato con cocaina e hashish in tasca.

Arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, è stato accompagnato al centro per rimpatri di Bari Palese, in attesa dell’esecuzione della misura. Nottata movimentata sabato scorso per il personale della Squadra Volanti diretta dal vice questore aggiunto Marco Gallorini. Tutto è partito da due diverse segnalazioni di furti nel cuore di una città già illuminata a festa, nella zona tra Piazza Risorgimento, via Madonna del Prato, via Spinello e Giardini Porcinai. Gli agenti durante i controlli mirati in tutta l’area, hanno identificato varie persone che avevano destato sospetti.

Tra di loro anche il giovane egiziano che, a maggio, intervistato in diretta durante la trasmissione televisiva su Rete 4, si era autoproclamato "il re di Sant’Agostino". Fermato dal giornalista proprio là, in quella che all’epoca della baby gang, la "famiglia Montana" definiva il proprio quartier generale. Lì dove nel 2020 era partito tutto. Il trapper che diventa "Montana" e che insieme ai suoi sodali mette in scena rapine e pestaggi ai danni di coetanei o di semplici passanti. In quell’intervista aveva raccontato: "Due anni e mezzo fa sono arrivato con i barconi a Lampedusa, e da lì ad Arezzo. Qua, in piazza, siamo famiglia, tutti fratelli. Io faccio musica, non ho un lavoro, vivo per strada e non ho documenti". Nel sottopancia dell’intervista si leggeva: "Siamo senza documenti, così ci costringono a spacciare". E infatti il giovane non ha tardato: "Non lavoro perché non ho i documenti" disse allora. Sabato gli agenti lo hanno trovato con 32,49 grammi di hashish, suddivisi in 15 stecche confezionate singolarmente e 1,37 di cocaina, suddivisa in sei confezioni termosaldate.

La pluralità di sostanze stupefacenti detenute associata alla tipologia di confezionamento ed alla modalità di occultamento, hanno confermato quanto gli agenti avevano già intuito, ovvero che il "re" si stesse dedicando ad attività di spaccio. Il giovane egiziano, dopo essere stato fotosegnalato, è stato arrestato e trattenuto nelle camere di sicurezza della Questura, in attesa del processo per direttissima svoltosi ieri mattina.

All’esito della convalida dell’arresto, considerato lo stato di clandestinità, l’ufficio immigrazione della Questura ha notificato un decreto di espulsione dal territorio nazionale e "sua maestà" è stata accompagnata al centro per rimpatri di Bari Palese in attesa dell’esecuzione della misura.