Da domani via ai saldi: business da 24 milioni

Dopo un discreto shopping di Natale, almeno in centro, scatta la corsa alle occasioni. La stima di spesa è superiore al 2020

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di Angela Baldi

Recuperiamo un po’ di terreno rispetto all’anno scorso, anche se la pandemia frena ancora economia e socialità. Partono domani i saldi invernali e Confcommercio stima che spenderemo qualcosa in più dello scorso anno, 119 euro a testa, contro le 115 del 2021, anche se non abbastanza per tornare ai livelli pre Covid di gennaio 2020, 160 euro a testa. Ma nessuno rinuncerà a partecipare alle svendite di fine stagione. Un’occasione ghiotta sia per chi potrà dedicarsi allo shopping scontato, sia per i commercianti che potranno provare a sbarazzarsi dell’invenduto. Secondo l’associazione di categoria, i saldi invernali coinvolgeranno in provincia di Arezzo il 60% delle famiglie: oltre 88mila nuclei familiari, per un giro d’affari di oltre 24 milioni da dividersi tra i 2.500 esercizi al dettaglio di abbigliamento, tessile, accessori, calzature e pelletterie della provincia.

Ma in realtà sotto traccia le vendite ribassate sono iniziate. I famosi saldi "invisibili", almeno per la clientela è difficile che a chi entri oggi invece che domani venga chiesto il prezzo intero. Segno anche questo di una certa attesa. "L’attesa è molto alta - dice il presidente regionale e provinciale di Federmoda Paolo Mantovani – tra lockdown e restrizioni varie, molti clienti hanno saltato una stagione di acquisti e ora hanno bisogno di rinnovare l’armadio con capi adatti alle temperature fredde. Ci sono anche i soldi per farlo, visto che molti hanno rinunciato a viaggi, feste e ristoranti a Natale, e ora sono pronti a gratificarsi con qualche acquisto".

"A farci ben sperare è anche il fatto che l’avvio dei saldi cade in un periodo ancora di vacanza per tante famiglie e la presenza di turisti potrebbe dare una spinta allo shopping". I prodotti più richiesti? Giubbotti sportivi, maglie, sneakers. "L’abbigliamento e le calzature informali dettano legge – dice Paolo Mantovani – capi versatili che si prestano bene ad ogni occasione". La stagione dei regali è corsa a due velocità: decisamente migliore in centro, anche grazie al traino dei mercatini, e più a rilento in periferia o in certe zone della provincia.

Alla vigilia dei saldi invernali, Confcommercio ricorda ad esercenti e consumatori le principali regole per il corretto svolgimento delle vendite aggiornate al tempo del Covid. La possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è a discrezione del commerciante, quanto alla prova dei capi: non c’è obbligo. I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Obbligo anche di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.