Cuccioli chiusi nel sacco e buttati via Trovati su un ramo: solo uno si salva

Il sindaco Caleri sconvolto: "Un orrore, li hanno lanciati sotto un ponte. Vado subito a fare denuncia". Affidati ai veterinari ma cinque su sei non ce la fanno. Appello su Facebook: "Fateci trovare i responsabili"

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di Valentina Giovannini

Sono morti ben cinque dei sei cuccioli di cane abbandonati nella zona di Santa Maria, chiusi in un sacco e gettati sotto un ponte. Buttati via, come se non fossero creature. L’episodio è stato denunciato domenica in un post dal sindaco Nicolò Caleri: "Nei giorni scorsi purtroppo nel nostro territorio è stata posta in essere un’azione orrenda, i cui effetti per fortuna sono stati mitigati, ma purtroppo non annullati, dall’azione di alcuni volontari dell’Enpa. Alcuni cuccioli di cane appena nati sono stati chiusi in un sacco e gettati sotto un ponte, una pratica orribile che pensavo ormai consegnata alla storia e che invece qualcuno ancora incomprensibilmente concepisce. Destano preoccupazioni anche le condizioni della madre, che avendo il latte in questo momento corre seri rischi". Il sacco è rimasto impigliato a un ramo e il caso ha voluto che alcune giovani lo notassero e riuscissero così a recuperare i cuccioli consegnandoli ai volontari dell’Enpa Casentino, reperibili h24.

Malgrado le cure ricevute, ieri pomeriggio ne era rimasto in vita solo uno che viene alimentato ogni tre ore con il biberon da una volontaria dell’Enpa.

"Si spera che se la cavi, ma per dirlo bisogna aspettare ancora qualche giorno – spiega Claudia Grifagni dell’Enpa Casentino – Se tutto andrà bene tra 60 giorni gli verrà messo il microchip, sarà vaccinato e dato in adozione".

Il sindaco Caleri non manca di ringraziare i volontari per l’impegno dimostrato e commenta: "In otto anni da primo cittadino non mi è mai capitato un fatto del genere, ho già preso appuntamento con il comandante della stazione dei carabinieri per fare la segnalazione e chiedo a chi avesse informazioni per risalire al responsabile di farcelo sapere". Tra i commenti al suo post anche quello di Carlo Lovari, comandante della Polizia municipale di Subbiano e Capolona che il 31 dicembre 2019 aveva soccorso otto cuccioli abbandonati davanti al cimitero di Capolona: "Erano appiccicati tra loro e quelli esterni erano così freddi che non si muovevano più. Li caricai in auto e li portai in ufficio, poi li misi in una coperta davanti al termosifone. Dopo un’ora si erano ripresi: otto code si muovevano felici. Li facemmo bere e poi mangiare, poi si misero a giocare.

Due colleghe brave con i social pubblicarono la notizia e le foto dei cuccioli, tanto che la mattina del 7 gennaio anche l’ultimo fu adottato". Chi trova un animale abbandonato può chiamare la Polizia Municipale o il 112 che attivano il servizio di cattura, "l’accalappiacani – spiega Grifagni – è un dipendente dell’Enpa e valuterà se si tratta di abbandono o se ne è stato denunciato lo smarrimento.

Nel caso in cui il cane o il gatto abbiano il chip allora sarà riconsegnato al proprietario, altrimenti sarà portato al canile. Approfitto per invitare chi volesse un amico a quattro zampe al canile per l’adozione".