ALBERTO PIERINI
Cronaca

Covid, oltre 500 casi: è il picco di stagione Un terzo in città, si conferma l’effetto Giostra

Dall’inizio di aprile non avevamo più registrato punte del genere. Risalita, pur lieve, anche dei ricoveri. 120 gli anziani contagiati

Migration

di Alberto Pierini

Il mondo ha le maniche corte, boccheggia per il caldo ed è appeso ai ventilatori. Il virus procede come se fosse ancora pieno inverno. La recrudescenza che vi avevamo raccontato nei giorni scorsi ieri ha toccato l’apice: il picco estivo, anche se la stagione è appena cominciata e purtroppo ha tempo di fare di peggio.

In un giorno solo 518 contagio accertati in tutta la provincia. Un dato che non si toccava da marzo, anche se poi i primi di aprile avevano fatto registrare oscillazioni simili. E un dato che va a braccetto con quello della Toscana, scopertasi dalla mattina oltre i seimila casi quotidiani. Un altro campanello d’allarme.

Che nel nostro caso ha una sua particolarità. Oltre a lievitare il dato complessivo, cresce anche quello del capoluogo. Ieri 166 casi, un terzo del totale. E’ vero, è più o meno anche la proporzione della popolazione complessiva e quindi il motivo potrebbe essere del tutto casuale. Però da due settimane si registra un aumento nel capoluogo decisamente superiore a quello provinciale.

Difficile poter escludere che in questa escalation non pesi l’effetto Giostra: e insieme l’effetto delle bellissime serate nei quartieri, dove fatalmente i contatti sono stati più stretti. La raccomandazione della mascherina è scivolata via come la poca acqua che abbiamo nei rubinetti, perfino sul fronte di diverse autorità in tribuna.

E del resto la ripartenza dall’incubo vissuto negli ultimi due anni era una scelta obbligata, pena pagare prezzi ancora più cari in termini sociali. Quindi bene la festa che abbiamo vissuto ma al tempo stesso dobbiamo convivere con un virus ancora incalzante.

Arezzo a parte diffuso su tutta la provincia: sono 31 i comuni dove si sia registrato almeno un contagio, siamo quasi all’en-plein. Resta un punto fermo: Omicron con le sue varianti contagia ma non ha effetti devastanti. Anche se ieri un aumento di ricoveri c’è stato, siamo sempre ad una decina in tutto.

Semmai colpisce di nuovo l’età dei contagiati. Perfino a marzo gli over 80 erano eccezioni: ma allora erano freschi di una copertura vaccinale ancora solida, da allora senza richiami si è allentata. E le quarte dosi procedono lentamente, anche se poi in provincia più speditamente che nel resto della Toscana e in altre parti d’Italia. Di fatto gli anziani colpiti sono 120, trenta dei quali proprio nella fascia sopra gli 80 anni.

Picchi estivi: fino ad un anno fa con casi quasi azzerati. Resta di simile una predisposizione a colpire,insieme agli anziani, le fasce più dinamiche della popolazione, quelle che si spostano per le ferie o simili. Ecco la ricrescita tra i giovanissimi e tra i giovani sotto i 35 anni. Cose vecchie e cose nuove, come nei racconti di Kipling. Il Covid mantiene alcune vecchie abitudini. Ma purtroppo ne perde una che ci era cara: allentare la morsa d’estate, azzerare completamente i reparti. C’è un volontario per dirgli che l’estate è già cominciata?