Confindustria, “Acqua: la nuova ricchezza. Le dighe e gli invasi del territorio”

Il paradosso è che l’Italia, pur essendo un Paese ricco d’acqua, non riesce a tesaurizzare la ricchezza

Tarquini

Tarquini

Arezzo, 19 maggio 2023 – Il paradosso è che l’Italia, pur essendo un Paese ricco d’acqua, non riesce a tesaurizzare la ricchezza di cui dispone per la mancanza di un adeguato sistema di dighe ed invasi, atto a conservare questa preziosa risorsa.

Fenomeno particolarmente evidente proprio in questo periodo, quando dopo un 2022 ed un inverno 2023 estremamente secchi sta seguendo un periodo di abbondanti piogge e ricchezza d’acqua, che sarebbe utile poter stoccare in vista della prossima stagione secca.

Di questo ed altro si parlerà nel corso dell’evento “acqua: la nuova ricchezza. le dighe e gli invasi del territorio”, in programma per giovedì 25 maggio alle 17.30  nella delegazione di Arezzo di Confindustria Toscana sud (via Roma 2).

A trattare il tema saranno Remo Chiarini (coordinatore generale di chiarini associati) che interverrà su “grandi dighe nell’area toscana sud. stato di fatto e prospettive” e Simone Viti (presidente ente acque umbro toscane) che parlerà di “sistema montedoglio, un piano irriguo per l'italia centrale”.

I lavori saranno moderati da Giovanni Cardinali (consulente di riferimento di Confindustria toscana sud sul tema infrastrutture). “La siccità è un fenomeno che sta interessando a vari livelli tutto il mondo e che si sta sempre più aggravando anche a causa dei cambiamenti climatici e delle stagioni invernali prive di piogge e nevicate – dice Alessandro Tarquini (responsabile della delegazione di Arezzo di Confindustria toscana sud) - insieme a Remo Chiarini e a Simone Viti affronteremo il tema della scarsità della risorsa idrica e delle misure per contrastarla, attraverso un excursus storico che ci porterà ai nostri giorni e ai progetti per la realizzazione delle nuove opere di accumulo e adduzione che ci permetteranno di disporre dell’acqua quando e dove serve”.

La partecipazione è aperta al pubblico previa iscrizione. Grazie ad un accordo con l’ordine degli ingegneri della provincia di Arezzo, agli ingegneri partecipanti verranno riconosciuti 2 crediti formativi.